Le virosi delle api

Prevenzione, diagnosi e controllo delle varie virosi
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benny
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da benny »

beequiet ha scritto:Buongiorno a tutti,
è sempre con estrema delicatezza che cerco di affrontare il problema delle virosi, che è un problema serio, annoso e che soltanto da qualche anno è balzato in primo piano.
Chiediamoci perchè... giusto un piccolo esame di coscienza su ciò che abbiamo fatto alle api, come abbiamo agito nei confronti dei nemici, sempre in agguato, e cosa stiamo cercando di fare, ancora oggi, per combatterli.

LA VARROA (da jacbosoni a destructor) è il primo vettore dei virus, seguito da tutte le altre patologie (di origine fungina, batteriologica ecc..ecc...) che contribuiscono ad indebolire il sistema immunitario delle api.
Già tenere sotto controllo la varroa è un primo passo per tenere basso il livello di virus...che ci saranno sempre nell'organismo delle api, perchè ci sono sempre stati...
Quanti di noi hanno il virus dell'Herpes? Sappimo che "scoppia" quando siamo più stressati....se cerchiamo di volerci bene, osservare uno stile di vita sano ed equilibrato probabilmente avremo minori possibilità di uscire con le labbra spaccate e ....baciare di più :okok:
Non adirarti Zio Adolfo, in questo momento sto facendo l'avvocato del diavolo ma credo che le vie da percorrere per avere api sane siano diverse, nel senso che possiamo, anzi dobbiamo, fare in modo che le api tornino forti... Le stiamo indebolendo noi, apprendisti stregoni, buttando dentro l'alveare di tutto e di più...
Questo non significa che la ricerca si deve fermare, non significa che dobbiamo tornare all'età della pietra...sono convinta che abbiamo bisogno di prodotti antivarroa (biologici o di sintesi), antimicotici, di integratori alimentari, di antivirali...
Ma quello che ho visto in questi ultimi anni di "disperazione apistica" è stato devastante...per le api!!

Zio Adolfo, ben venga Remebee o altro...ma da farmaco qual'è in Italia dovrà fare un percorso lungo prima che possa essere messo in commercio... l'iter di approvazione e messa in commercio dei farmaci è bibblico!!!

La Monsanto è un colosso farmaceutico, grazie alla sua potenza forse riuscirà a convolgere i MInisteri della Salute in breve tempo nella sperimentazione...anche perchè gli interessi economici legati alla commercializzazione del Remebee sono ENORMI IN TUTTO IL MONDO!!
Ora che l'apicoltura è in ginocchio in tutto il mondo...le case farmaceutiche si stanno svegliando...beh, svegliamoci anche noi!

I presidi medici, vanno usati, ovvio...ma con la massima cura, rispettando i tempi di utilizzo, non solo per il miele che ne ricaviamo che va venduto e consumato da altri esseri umani...ma anche e soprattutto per le api!!!
Così per gli integratori alimentari....

Nel corso degli anni passati a lavorare per l'Università ho avuto modo di partecipare a sperimentazioni di diversi farmaci, tutti miracolosi, e tutti inutili se usati in modo maldestro!

Forse questo mio messaggio verrà frainteso, criticato, ma sappiate che mi sto battendo per la sperimentazione del Remebee, non perchè credo ai miracoli...ma proprio per l'esatto contrario!!!
Credo solo se vedo....
Sono felice di condividere con voi le passioni, i miei dolori apistici e le mie idee...
Mi piace il contradditorio...parliamone...

Un abbraccio a tutti, Leo

:ave:
Non adirarti Zio Adolfo, in questo momento sto facendo l'avvocato del diavolo ma credo che le vie da percorrere per avere api sane siano diverse, nel senso che possiamo, anzi dobbiamo, fare in modo che le api tornino forti... Le stiamo indebolendo noi, apprendisti stregoni, buttando dentro l'alveare di tutto e di più...
:ave:
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da beequiet »

:thanks:
Sono felice che il messaggio sia arrivato!!

Ma ricordiamo anche che nel momento in cui al nostre api soffrono occorre intervenire...senza perdere tempo!! :nurse:

Buona estate a tutti.... :sun:
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da MANU82 »

Scusa ma quale sarebbe il modo da fare per far tornare le nostre api sane?
Quali sono questi prodotti che buttiamo dentro senza sapere come mai?
Ancora scusa ma non capisco questi messaggi,e francamente credo che tutti noi prima di fare qualcosa di sbagliato ci pensiamo 100 volte e nessuno vuole farsi del male.
Poi dici che se le nostre api stanno male bisogna intervenire. Bho non ci capisco nulla...
Ciao.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

benny ha scritto: Non adirarti Zio Adolfo, in questo momento sto facendo l'avvocato del diavolo ma credo che le vie da percorrere per avere api sane siano diverse, nel senso che possiamo, anzi dobbiamo, fare in modo che le api tornino forti... Le stiamo indebolendo noi, apprendisti stregoni, buttando dentro l'alveare di tutto e di più...
:ave:
----

da a.p
COPIA Incolla
Per Signor Benny

Ancora una volta siamo alla aperta stra ripetuta provocazione
Bisognerebbe quantomeno precisare che si ha a che fare con l'ape sicula autoctona non miscelata selvaggiamente come quasi tutte le altre

Poi rammentare pure che va fatta una distinzione basilare

1)Api-Bi-Oxal è una molecola naturale
che evapora
E' con questa che noi "trattiamo" le api

2) Apivar, invece, nipotino di nonna Amitraz, ora rifilato all'agricoltura
è una molecola chimica industriale
che resta a lungo sui favi e che una Commissione sanitaria continua a proporre imperterrita..
Con Apivar invece le api vengono negativamente "molecolarizzate"

Poi
visto che non servono anche queste ulteriori distinzioni
tutte quelle di Riccardo, fabio e di tanti altri

..mi impegno ad intervenire ogni volta
si ripresenti questa solita solfa, amministrativamente illegale
di non ricorrere a molecole neppure naturali e di propagandare,

in concreto, il lasciar morire le api.

Si può anche sperimentare il programma del “senza alcun intervento sanitario, molecole naturali comprese”
ma supportato da un protocollo che obbligatoriamente esige delle persone super partes.
In concreto –
Già alla partenza del trial-test

-Avvertire il Veterinario del posto ( pagargli il disturbo/)

-Contattare il Consorzio apicoltori della zona con nominativo ESPLICITO /

-l’apicoltore più vicino alla postazione sottoposta al rischio pesantissimo del nessun intervento sanitario

Finora nessuno, ha reso noto simile procedura.

Se non si attua ciò il tutto sarà proposta velleitaria, con valore zero( meno di una “cicca”) ma quantomeno anche motivo per incappare in sanzioni amministrative

Ogni apicoltore è tenuto ad accudire le proprie api/ non le può “abbandonare” se non avvertendo prima,chi di dovere

Al ripresentarsi mistico-ciclico dell’argomento "zero trattamenti"
riporterò le sopraccitate osservazioni, sapendo così già di non perdere tempo e dover ri-spiegare la ” rava e la fava”.
Mi basterà un Copia-Incolla
--
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Ultima modifica di adolfopercelsi il 13/08/2012, 15:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da beequiet »

Ciao Manu82,
scusa se a volte, presa dalla foga nello scrivere, posso non essere tanto chiara. Sono certa che tantissimi apicoltori sono molto oculati nell'allevare le api, per carità.... Io sono un apicoltore, ho fatto molti errori e sono certa che combinerò altri guai, perchè ho a che fare con un super organismo che si adatta ai cambiamenti ambientali ne più e ne meno come tutti gli esseri viventi! e potrà capitare di non capire per tempo cosa sta succedendo... :blink1:

Ho detto che si butta dentro l'alveare di tutto e di più..perchè, purtroppo, ci sono altrettanti apicoltori che pur di vedere le api a melario o, comunque, produttive, utilizzano prodotti pseudo naturali e di sintesi, a seconda delle esigenze, che hanno e continuano a contribuire ad indebolire le api.. Ho sentito apicoltori che utilizavano le strisce di Apistan, che orgogliosamente parlavano di totale assenza di varroa....ma di continua presenza in alveare delle strisce per mesi!!! Poi abbiamo fatto i conti con la resistenza dell'acaro ai principi attivi...

Qualche altro che tratta le api contro la varroa con la "Sprite", avendo cura di farla ben evaporare per circa 15 giorni..non si sa mai che l'anidride carbonica faccia il solletico alle api..La Sprite deve essere light...così poi ci troviamo l'aspartame (prodfotto ormai riconosciuto come cancerogeno...) nel miele..
Io non so se tutto questo a te sembra normale!!
Posso farti un elenco interminabile ma mi fermo qui, perchè penso che tu abbia capito il senso del mio messaggio!

Io cerco, nei limiti delle mie possibilità, di allevare api osservando l'equilibrio della popolazione, il rapporto tra api adulte (facendo attenzione alla presenza di bottinatrici e api di casa), covata, scorte. Sono maniacale nell'osservazione della covata e dei movimenti delle adulte. Tengo sotto controllo la varroa con controlli periodici sulla covata e sugli adulti, uso il telaino trappola per i fuchi in primavera, nel momento in cui la varroa raggiunge la soglia di criticità tratto tutti gli alveari con Apiguard, acido ossalico, ApilaifVar. Se le api sono molto stressate alla fine dell'estate uso, talvolta, ApiHerb.

Ho avuto qualche caso di virosi, ho cercato di salvarle, ma non riuscendoci le ho eliminate...
L'apicoltura sta vivendo anni terribili...e sono certa che ne seguirà qualche altro ancora...ma l'improvvisazione non serve a nulla!

Questa è solo la mia esperienza, sicuramente non sono quella che ha da dare consigli a nessuno... , e credo nessuno di noi apicoltori ha la soluzione giusta a tutti questi problemi. Cerco di usare il buon senso quando ho a che fare con le api, rispettandole come fanno la maggior parte degli apicoltori.. e se sono qua, in questo forum è perchè ho bisogno di confrontarmi, di scambiare idee con tutti voi... ...

Un saluto affettuoso, Leo
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da MANU82 »

Ora è piu' chiaro.

Io ti posso dire che le persone sono buffe e poco sincere e ti posso garantire che soprattutto in apicoltura di persone sincere ce ne sono veramente poche.
Pure io conosco personaggi poco corrette ma sai penso sia peggio per loro.
Lunedi sera ero all'incontro della mia associazione e discorsi storti ne ho sentiti parecchi,non mi metto a scriverli altrimenti passerei la giornate davanti alla tastiera.
Di una cosa sono convinto e è l'invidia nell'essere umano,gente su di eta' che guarda male l'aspirante apicoltore oppure spropositi sulle quantita' di miele ecc ecc
Pure io cerco di trattare bene le mie api poi se gli altri lavorano male ti posso assicurare che me ne frega poco l'importante è che quando esce un barattolo di miele da casa mia sia tranquillo di quello che sto' vendendo.


Saluti e speriamo in bene.Ciao.Ciao...
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da VIKING »

MANU82 ha scritto:Ora è piu' chiaro.


Di una cosa sono convinto e è l'invidia nell'essere umano,gente su di eta' che guarda male l'aspirante apicoltore oppure spropositi sulle quantita' di miele ecc ecc
Pure io cerco di trattare bene le mie api poi se gli altri lavorano male ti posso assicurare che me ne frega poco l'importante è che quando esce un barattolo di miele da casa mia sia tranquillo di quello che sto' vendendo

Saluti e speriamo in bene.Ciao.Ciao...
ciao manu82,permettimi la mia,se gli altri lavorano male per interessi!! mi dispiace molto!! in tutti i settori!figuriamoci per quello che è destinato alla nostra alimentazione. QUELLE ,persone comunque purtroppo ci sono ovunque,ma cosa si può fare?,niente, la piccola soddisfazione coerente delle poche persone oneste s'infrange contro la miriade di persone che nei settori più svariati fanno i furbi!.(leggi stronzi).

mi scuso con il gentil sesso per il mio non galateo .

colgo l'occasione per salutarTi e tutto il forum,un particolare saluto a d.Leo

viking
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

dallo "Zio"-Una richiesta di Lora che desidero inserire qui perchè praticamente tira in ballo il prodotto non antivirosi Remebee , ma una sua modalità non chimica che va solo ad accudire-mettere in moto il loro sistema immunitario..

Prelievo testo da Sanità delle api
"Cosa ne pensate dell'acido citrico
lora casadei ha scritto: Adolfo, ma tu sei sicuro sicuro che tramite la città del vaticano non si possa far venire il Remebee??Io la qualche santo in paradiso ce l'ho!!Magari stò dicendo una sciocchezza, allora non rispondermi, ciao
---
Ciao LORA no VATICAN (che non è la Chiesa ma uno STATO, come San Marino dove anche i liquori e SIGARETTE COSTANO MENO

Poi .. noi qui, un santo.. ce l'abbiamo già
E' la italiana multinazionale Monsanto

novatican

giàmonsanto

In breve.
La Monsanto ha comperato la Beeologic che ha ultimato il prodotto Remebee. con assicurazione scritta a valore legale di non toccare questa modalità ma di gestirla ancora sempre assieme alla Beeologics.

Vedi i links.

da fabio..si tratta di
1) un farmaco per animali
che viene erogato tramite
2)sciroppo zuccherino che è un'altra cosa

Nb
Il farmaco per umani ha trafila burocratica molto più lunga e più meticolosa
farmaco in modalità sciroppo

A presto i link di
"Le tue api sono ammalate come le mie... se " Più file.. "navigatore" e "collasso"

Personalmente sono ottimista..
Ce la faranno
Ci sono miliardi in pallio e ciò che conta
stavolta non si ha a che fare con molecola chimica..

Poi oltre alla Monsanto abbiamo.... la dott.ssa Leo che ha preso a cuore la situazione
Sa come e da dove portare avanti la cosa

Un ciao a tutto il Forum
( a presto qualche altra proposizione al riguardo.)

(a.p.)
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da beequiet »

A tutti gli apicoltori... Non facciamo cavolate!

Tutti i prodotti e presidi medico chirurgici vanno sempre testati e sperimentati prima del loro utilizzo!
Lasciamo perdere le vie brevi, stiamo parlando di api..

Ieri notte il cielo era coperto di nuvole... Nessuna stella cadente...nessun desiderio...io speravo in un po' di pioggia, sarebbe stato bellissimo per il rosmarino e per il corbezzolo!

Un caldo abbraccio a tutti...siamo già a 35º...puff!
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

dallo "Zio" un regalo didattico per accudire la nostra massa grigia ( il cervello)
Da Wikipedia

In confidenza
Mi è stato chiesto dove io abbia trovato informazioni abbastanza comprensibili sull’argomento Virus, DNA.
Oltre che American Bee Journal, ecco “mie” mini basilari,
unitamente ad un articolo di Repubblica che ci farà stimare per sempre con tanta simpatia due premi Nobel
-- --
DNA/RNA
il DNA è solitamente a doppio filamento; nucleotidi
mentre RNA è generalmente a singolo filamento
RNA
Acido ribonucleico (RNA) ( Ribo Nucleico Acido) è un tipo di molecola biologicamente importante che consiste in una lunga catena di unità nucleotidiche.
Ogni nucleotide è costituito da una base azotata, uno di zucchero ribosio, e un fosfato.

- RNA è disponibile in una varietà di forme differenti. Doppia elica del DNA una scala simile a molecola.
RNA è molto simile al DNA,

ma differisce in alcuni dettagli strutturali importanti: nella cellula,
RNA contiene ribosio mentre il DNA contiene desossiribosio (un tipo di ribosio a cui manca un atomo di ossigeno), e RNA ha la base di uracile anziché timina che è presente in DNA.

RNA
RNA è trascritto da DNA da enzimi chiamati RNA polimerasi e in genere è ulteriormente elaborato da altri enzimi.
RNA è fondamentale per la sintesi di proteine.

Un tipo di RNA detto RNA messaggero trasporta informazioni dal DNA alle strutture chiamate ribosomi.

Mia immagine didattica per ricordare meglio..

RNA è una Copia del DNA su cui ora è trascritto ( Incolla) il DNA del virus.

Il DNA- ora non accudirà più le fasi dell’uovo-ape, eccetera ma sarà materiale per riprodurre- generare solo altri milioni di eredi virali..

I ribosomi sono costituiti da proteine e RNA ribosomiale,
che si uniscono per formare una macchina molecolare RNA messaggera in grado di leggere e tradurre le
informazioni che trasformano in proteine.

Fantastico!
ed ora almeno una prima parte circa i premi Nobl sul RNAi(interferenza-intromissione)
.
Da Repubblica. 2 ottobre 2.006
Storia di (vermi- pianta di petunia transinfettata -avviene nelle piante, negli animali
e negli esseri umani.)
--
STOCCOLMA
Nobel per la medicina
agli americani Andrei Fire ( fuoco?) e Craig Mello
scopritori nel 1998 del meccanismo dell'RNA interference
processo centrale per la trasmissione delle informazioni genetiche
per i loro studi sull'RNA interference,

cioè il meccanismo mediante il quale alcuni frammenti di RNA a doppio filamento
sono in grado di interferire (e spegnere) l'espressione genica.
Nella motivazione per l'assegnazione del premio è stato sottolineato che i due ricercatori hanno scoperto

un processo fondamentale per il controllo della trasmissione delle informazioni genetiche.

La scoperta di Fire e Mello, avvenuta nel 1998,(14 anni fa)
è importante anche per le infezioni da virus: infatti
il sistema della RNA interference, secondo alcune ipotesi, si sarebbe evoluto proprio per rispondere agli attacchi dei virus.
--

( a seguire..con piacere )
a.p.
Ultima modifica di adolfopercelsi il 12/08/2012, 11:22, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

da a.p.
Parte seconda-Ultima
Continua la bella storia di chi ha avuto la pazienza e la tenacia, i mezzi per curiosare e capire la fase di un virus, delle piante..Virus che poi( con il tempo verranno silenziati anche per nostre malatie..)
--
DNA/RNA

Due americani anche con tante attrezzatura stellari . Far arrivare un robot di una tonnellata su Marte
ANCORA CAPACE DI ..INTENDERE E VOLERE
---
Andrew Fire è nato nel 1959, è professore di patologia e genetica e lavora per la facoltà di medicina di Stanford.

Craig Mello è nato nel 1960, è professore di medicina molecolare e lavora per la facoltà di medicina di Worcester.

Fire e Mello hanno compiuto esperimenti con

i vermi nematodi, per descrivere in modo più accurato possibile
il modo in cui avviene il processo dell'RNA interference.

L'effetto RNA interference si è osservato
per la prima volta

in alcune piante di petunia,
nelle quali era stato transinfettato un gène soprannumerario per intensificarne il colore.

Il gène codificava per una proteina uguale a quella già presente nell'organismo

Il risultato ottenuto fu inatteso, dal momento che le petunie non presentavano un colore più intenso,
ma risultavano screziate
e qualche individuo
era completamente bianco.

Si ipotizzò dunque che c'era stato
qualcosa che aveva "spento"

o reso inattivo il gène che trasmetteva il colore più intenso.

Questo fenomeno va sotto il nome di silenziamento gènico
post trascrizionale (PTGS)

Fire e Mello scoprirono che un RNA a doppio filamento
promuoveva la degradazione dell'RNA messaggero,
che dunque non era più in grado di "recapitare" il gène
(nel caso della petunia quello che dava il colore più scuro).

L'effetto RNAi è
probabilmente
un meccanismo molto antico di difesa contro le infezioni da virus a RNA.

Il processo dell'RNAi offre enormi prospettive
per creare una serie di farmaci selettivi contro i geni dannosi.

Nella motivazione dell'Accademia di Stoccolma si legge infatti:

"L'RNA interference avviene nelle piante,
negli animali
e negli esseri umani.
Il meccanismo è già ampiamento usato nella ricerca di base
per studiare la funzione dei gèni e può portare a nuove terapie".

La scoperta di Fire e Mello ha dato avvio a una serie di
sperimentazioni farmacologiche
che hanno come obiettivo di utilizzare l'RNAi
per bloccare l'RNA dei virus.

In particolare si sta sperimentando tale meccanismo sul virus dell'Aids.
(2 ottobre 2006)

BUONA GIORNATA


Ultima modifica di adolfopercelsi il 12/08/2012, 11:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

Da a.p.
Con dovuti omissis

Penso si tratti
di una truffa bella e buona in acquisti di materiale via on line. Io stesso ho già telefonato al ricevente italiano

L’interessato chiamato in causa mi ha precisato di non saperne nulla e che per tutelarsi da una serie di guai fiscali si sarebbe recato sùbito alla Sezione carabinieri locale- Mi ha calorosamente ringraziato per la utilissima informazione
http://www.comunicati-stampa.ws2012/08/01/111664

appare un riquadro con
WEST PALM BEACH, Florida, 1 agosto 2012 /PRNewswire/ -

I- BeesFree, Inc. (OTCBB: BEES), un'azienda che ha sviluppato un innovativo integratore alimentare composto per api mellifere, BeesVita Plus™, in grado di arrestare gli effetti della sindrome dello spopolamento degli alveari (SSA),
ha ricevuto il suo primo ordinativo per l'Italia.

Il nuovo ordine, che è soggetto alla registrazione del prodotto e all'autorizzazione dell'Unione Europea,

prevede una FORNITURA DI 4.500 litri di BeesVita Plus™
ad Azienda Agricola di ..omissis.

un'azienda di allevamento sita in Italia settentrionale. Il valore del primo ordine è di circa 250.000 dollari US; sono previsti altri ordini.

David Todhunter, CEO ad interim di BeesFree Inc., ha dichiarato
"Al momento abbiamo ordini condizionali in Italia, Slovacchia, Sud Africa e Argentina."
--
Si salvi ..chi può.
da persona informata sui fatti.

Confermo che non esiste nessuna sperimentazione di Beevitaplus, né in Toscana né da nessun' altra parte in Italia.. E nulla ho trovato sulla presunta Dott.ssa Del Vecchio."
E QUINDI ANCHE IL TESTO SUL NOSTRO FORUM.. SEZIONE HOME
"SCOPERTA SCIENTIFICA"..
ANDREBBE CANCELLATO?
--Per me discorso finito su questo fantomatico prodotto dalla BeesFree
Chiuso procurato disturbo
(a.p.)
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

dallo "Zio"
con sincerità
intrisa in un po' di acido formico, a lenta erogazione modalità MAQS

dott.ssa Leo

Resteranno inutili le considerazioni di Randy Oliver se noi non decideremo di intervenire
( nella mia zona pedemontana - Torino) con lo zucchero a velo nei giorni dell’ultima decade di dicembre e gennaio

In Sardegna (per dott.ssa Leo) per le api invernali occorre partire con altro Confinamento regina

venti giugno o a novembre se

non a giugno ma a novembre)
visto che a fine dicembre le sue api hanno ancora due tre favi di covata.?)

-Concetti assolutamente da incamerare per convincerci di questi nostri interventi..

Avere sempre presente la specificità delle
api “a corta vita
Quelle che lavorano tanto ( le bottinatrici pollinifore(fore, dal latino fero,fers== portare.. a casa polline.)
Solo 40 giorni circa di vita?.

(Gli insegnanti ed il clero vivono in media dieci anni più di un metalmeccanico)



Allegato relax- Mio giubbotto.."antiproiettile".Costo zero. Sicurezza 1.000!"
Api a corta vita
presenti da marzo a settembre, sempre naturalmente con cicli di nascita scalari..) “
Invece quelle

a lunga vita a
(dalla metà di agosto fino a metà febbraio? Sei mesi ?)

Da me, queste api invernali a lunga vita, diventano presenti circa il 15 di agosto ..
( e poi in attività
da questa metà di agosto/settembre/ottobre/novembre-dicembre.gennaio, metà febbraio!?

Come anticipavo già
Per circa sei mesi??

Quelle a vita lunga in Sardegna paese paradisiaco dei "poderi "della nostra stimata contessa dott.ssa Leo
(Ossequi!)nascono alcuni mesi più tardi che da noi?
Azzardo .
Forse per lei andrebbe bene confinare la regina con altro ingabbiamento signorile spazioso,
a novembre.e non verso il 20 giugno come da me?.

dove le prime uova larve con pappa reale sono presenti verso SOLO VERSO IL 20 gennaio.
Prima sono presenti soltanto li uovini che la regina continua a deporre

in pacchetti di circa venti e che però le api saggiamente non accudiscono con pappa reale
non essendoci importazione dall’esterno.
Uovini che scompaiono sostituiti da altri, SEMPREnella zona dove stazionano tante api..

Poi forse mangiati o asportati ? Non lo so..

COSA FARE IN PRATICA.

1)Le api che entrano in maternità il 20 luglio saranno quelle invernali del 15( circa) agosto
Bisogna fare in modo che queste non siano ossalicate.
Per evitare ciò basta intervenire il 20 giugno con il Confinamento regina per soli 18 giorni e distruzione del favo

Le api nate dopo questa operazione entreranno in materità verso il 20 luglio con pochissime varroe come inquiline sotto opercolo

Questo confinamento naturale non va a perturbare chimicamente le api e neppure il miele dei mielari.
Occorrerà
solo far la fatica di alzare il mielario per qualche minuto i ed inserire il telaio favo con regina. già preparato anche il giorno prima

Ah ah quelle ancora rare supertiti teste di "cavolini di Brusselles" che non vogliono recepire questo!!!
Ma sono certo che oggi capiranno. Coraggio!

A presto qualcosa sulle api carrozzate da proteine per i mesi invernali

(Buona giornata)
Ultima modifica di adolfopercelsi il 13/08/2012, 17:35, modificato 3 volte in totale.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

--da a.p.

Informazione O MEGLIO RIPRESENTAZIONE su proteina vitellogenina

Se non lo sapessimo
Già nella nostra fase fetale e nel suo
periodo di sviluppo embrionale è presente componente principale una glicofosfolipoproteina, quella detta "vitellogenina".

invernali uno]
invernali due

La Natura, cioè, l’ha regalata, oltre che a noi anche alle api “invernali “ per i loro mesi cruciali

Immagine

-Allegato relax. Mia famiglia Top bars
CON SOLA BARRETTA SUPPORTANTE LA COSTRUZIONE che procederà
SVASATA, come da foto---
----
Circa, poi, la progressione stagionale delle virosi e delle varroe
Da me
Già da metà dicembre le api adulte sono assalite da varroe adulte ,
dopo di che una parte di acari ( per loro finalmente) riprende , da me, a febbraio la possibilità di accedere al Reparto maternità sulle nuove larve..

quando le api iniziano l’allevamento di covata al fine di avere maestranze pronte
già per il primo polline ( noccioleto e salice?!)

Allora?
Personalmente
grazie allo zucchero a velo da cui mi aspetto solo la funzione di slavina
per trascinare sul fondo pianale raccogli detriti e varroe
già a fine dicembre e a gennaio,
con giorni di pallido sole, ottenengo sufficienti cadute di varroe..
perché gli acari sono in fase foretica- sul corpo delle api adulte


Le varroe, già in questo periodo sono già "cacciatrici " accanite di api
avendo ancora pur sempre bisogno di nutrirsi.
perfòrano la cuticola della prima ape adulta che passa vicino a loro.
e con malizie "stupefacenti" acquisite, suggono emolinfa dallo stesso unico foro impedendo che possa rimarginarsi

Durante poi le rapide costruzioni ceree per avere abbondante presenza di covata e mantenere una larga proporzione di api nutrici gli acari varroa ed i virus potrebbero raggiungere picchi eccezionali

Le nostre "povere" api adulte
in simili giorni, oltre all'aggressione massiccia delle varroe
sono pure passibili di altre calamità..
freddo ( chill) e stress nutrizionali,
l’uno e l’altro dei quali possono comportare-INNESCARE problemi di virosi
( a seguire)
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adolfopercelsi
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

dallo "Zio" specifici periodi

Spero utili
American Bee Journal . Avril 2.011
“Sick Bees”-Api ammalate di Randy Oliver. Pagg 357/365..


Il saper qualcosa sui periodi descritti
aiuterà a fare delle scelte ponderate..e a saper intuire con affettuosa tenerezza
con quali pesanti situazioni le api stiano confrontandosi.

Buona lettura
(a.p.)
VARROA E VIROSI
---
ULTIMO PERIODO INVERNALE
Cambio turno delle api, a “breve” con quelle a “lunga vita”
--
Ipotesi per date rapportabili alla mia zona geografica (Torino )
--
Circa il 15 agosto
nascono le prime “api invernali”, quelle “a lunga vita.”

Per programmare questo occorre che il loro primo uovino sia deposto nel reparto maternità almeno il 20 luglio.

A fine settembre,
vengono a mancare definitivamente le ultime “ a corta vita” (40 giorni ? )
-
Una volta che il polline è ormai scomparso..( stagione o mal tempo anticipato)
la rimanente popolazione estiva vola fuori per morire,(fatto "misterioso"-igienico?! su cui riflettere a lungo) ..

Resta la presenza di covata con api invernali
a lunga vita per tener duro fino a gennaio( cinque mesi?)

Resisteranno grazie alla proteina vitellogenina


Moriranno in massa una volta che hanno -portato a termine una generazione o due di covata .
( raised a generation or two of brood - Harris 2009)
- Abbiamo già riferito che..
L’intervallo invernale rompe il ciclo della covata e( per fortuna )anche meno riproduzione dei virus
(in novembre dicembre/!? gennaio?!)

A questi mesi il livello di varroa è molto basso (Level are at their lowest)
Proprio in base a ciò

oso “felicemente”
intervenire con lo zucchero a velo
nei giorni a pallido sole in cui le api escono, fosse anche solo per voli di “purificazione”..

Spring Building

VELOCI COSTRUZIONI CEREE PRIMAVERILI
Da metà marzo la colonia,( da me) rapidamente produce abbondante covata con alta proporzione di api nutrici
che in teoria dovrebbero restare tali fino a 12/14 giorni circa

(Vedremo che non sempre è così!)
In questi frangenti di veloce crescita con tanta covata e molte nutrici, con il cambio ultimato delle api “invernali” a fine corso della loro vita..

gli acari varroe e le virosi possono toccare
picchi eccezionali di loro presenza.


Immagine
_
Cipresso alto 3 metri e mezzo.Sciame raccolto grazie alla malleabilità del ramo, con sacco trasparente bucherellato quanto basta per respirare.Con facile discesa dalla scala fino al bagagliaio già aperto

FLUSSI NETTARIFERI

Le mie api sciamano verso il 20 aprile circa. Dopo quindici giorni , ora più ora meno,
il 5 di maggio la Robinia( etimologia dal signor Robin.. che l’ha propagandata!)Robinia pseudo(= falsa acacia )
pavoneggia l’enormità di fiori nettariferi turgidi .
All’ape basta anche una sola “succhiatina” perchè la sua autobotte sia strapiena

Ma ma le processore del nettare( solo 18% di umidità..) intasano di nettare le stesse celle di covata se il titolare non ha procurato loro favi recettori a celle costruite

La regina, cioè, passa in zona penombra..

Le nutrici pur di approfittare del nuovo seducente flusso,. velocemente attuano il passaggio alla mansione adulta di bottinatrici. ( incredibile) a "vita corta"

L’arnia ora ha più bottinatrici che api addette alla nutrizione..

Cosa comporta questo?
Le varroe hanno meno covata dove fruire di possibili maternità
Tutte quindi si gettano a caccia spietata ( catch up with the bees)
su api adulte....

Le api che dovranno accudire la prossima ( next)generazione) nutrire-. bottinare

consisterà in elementi pesantemente parassitati (heavily parasitized )

Prossimamente
Scarsità di polline nella tarda estate
Il glomere invernale
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da sapiens »

Ho cercato di ritrovare il favo fotografato precedentemente ma non ci sono riuscito.

Allora ne ho preso un'altro e ne ho fatte tre distanziate. Perdonate la mediocre qualità delle foto e il fatto che nelle ultime due non ho spostato le api. Comunque qualcosa si vede.

E vedo....... non benissimo

Ecco le foto

Immagine


Immagine


Immagine

Se anche non si vede l'anteprima cliccate che funziona lo stesso

Ciao
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

sapiens ha scritto:Ho cercato di ritrovare il favo fotografato precedentemente ma non ci sono riuscito.

Allora ne ho preso un'altro e ne ho fatte tre distanziate. Perdonate la mediocre qualità delle foto e il fatto che nelle ultime due non ho spostato le api. Comunque qualcosa si vede.

E vedo....... non benissimo

Ecco le foto

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Immagine

Se anche non si vede l'anteprima cliccate che funziona lo stesso

Ciao
--
da a.p.

Immagine

Protocollo proposto acefalo
Nessun riscontro con il testimone iniziale
Controllo forzatamente abortito..

Poi..
per l'anno prossimo
se uno volesse-dovesse scuotere le api

bastano tre minuti di loro ingresso autonomo
materiale occorrente
una cosiddetta "autostrada"
leggera posizionata
orizzontale all'ingresso

Per l'occasione
Distinti ossequi
Il laboratorista..stregone
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

dallo "Zio"Adolfo) in greco adelphos= fratello bla la bla)
--
Riquadri e colonne ottenuti.. manualmente
Da American Bee Journal-Aprile 2.011. Randy Oliver

Importantissimo.
Riquadro valido in assenza di varroa. Simili livelli sono quelli dei virus
Figurarsi se ci fossero anche tante varroe!


-- VIRUS -- -MASSIMO PICCO DI INFEZIONE-
-
Virus cronica paralisi delle api(CBPV)

Virus covata a sacco ------------------------------ In primavera ed autunno
--
Virus Kasmir Bee (Kbv)-----------------------------primavera
--
Virus acuta paralisi Israeli ( IAPV)---------------Tempo sconosciuto ma geneticamente simile a ABPV e KBV

--
Ali deformate (DWV)----------------------------- Entrambi pedinano i livelli di infestazione della varroa
--------------------------------------------------- - I loro picchi massimi si hanno nella tarda estate ed autunno
Virus acuta paralisi delle api (ABPV) o
-----
Virus cella nera della regina (BQCV)------------Inseguono il livello infezione del Nosema
--

Il NOSEMA CERANAE, tipicamente, esplode in Maggio

L’INFESTAZIONE da varroa va da una percentuale
bassa nella PRIMA parte della Primavera e

MASSIMA presenza ( peaks= picco) verso SETTEMBRE

( a presto. Buona giornata)
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da sapiens »

Protocollo proposto acefalo
Nessun riscontro con il testimone iniziale
Controllo forzatamente abortito.
Nonostante tutto si vede bene l'andamento della covata.

Dopo le iniziali confortanti foto di compattezza dei favi devo dire che comincio a vedere problemi sulle nasciture e non nasciture.................con assenza di varroa. Il periodo siccitoso non ha fatto per niente bene alle api e spero si tratti di qualcosa di passeggero.....

Come dice il saggio...la speranza può diventare un vizio.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

da a.p.
lavori in corso
Anticipo questo materiale già pronto
Buona giornata
--
Regalo reciproco culturale tra

http://www.apicoltoremoderno.it Forum

ingegnere

http://www.apicoltura.mastertopforum.net
Avversità delle api

Fabrizio
---
Sito del prof. Apicoltore Randy Oliver

ScientificBeekeeping.com

randy@randyoliver.com
( Sottovoce.
Alla corrispondenza, già il giorno dopo, risponde o delega l’incarico.
Vedere sue e-mail in Le virosi delle api.. Voce Sanità delle api Forum Angrisani
---
Riviste mensili di
American Bee Journal 2.012 ( questo numero è stato èdito nel 2.011)
-----
Marzo 2.012 .
Nosema epidemìa “dolce" (moldering)

“Nosema the moldering Epidemic”. Pagg. (263-267)

Aprile 2.011
(Il più importante per me,che ho riletto, per ore ed ore)

Parte 8 .“Time for a Paradigm Shift”!
Tempo per acquisire parametri per una nuova visione

-
Giugno 2.012. Api ammalate. Sick Bee

“Colony Collapse Revisited “
Cause del collasso, ripensate..
--
Luglio. 2.012
Estinzione delle api? (La risposta è no!)

“The Extintion..of the honey bee”
(Pagg. 697-704)

---
Agosto. Neonicotinoids.
----
Settembre 2.012-Parte prima e Seconda
Pagg.(897-904)

“Trying to make Sense of the Science”
Tentativo di dare un senso alla Scienza
--
Ottobre 2.012. (pagg. 897-992)
“Sick Bee” -Api ammalate

( a presto. con stima)
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