Le gestioni "ottimali".. ;)

Le nuove tecniche, per migliorare l’allevamento delle api
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Rob
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Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Rob »

Ciao a tutti.. :)

Vorrei proporre uno scambio di filosofie e pensieri, riguardanti la gestione delle colonie e degli apiari..
Tra gli apicoltori esiston pareri discordanti anche sulle più semplici nozioni e a volte ne nascono discussioni interessanti.. ;)

tecniche più o meno specifiche ve ne son in quantità, non esiste un vero "libretto d istruzioni", ma le api ci forniscono tutte le informazioni necessarie per poter gestire con successo i nostri alveari, tanti o pochi che siano.. all apicoltore è richiesto "saper leggere" i segnali che le famiglie presentano per far fronte alle situazioni più disparate e sviluppare così il rapporto simbiotico ape/apicoltore..

non vorrei entrar nel dettaglio delle singole tecniche (magari più avanti), ma avere una visione più ampia dei perchè e percome si fa apicoltura, certamente ogni apicoltore ha le sue idee, che lo portano a "lavorare" in un certo modo.. :) oltretutto sappiamo che, per peculiarità territoriali, esistono molte variabili e varianti per ogni apiario esistente, pertanto siam consapevoli che, almeno qui, "non esistono regole".. ;)

di certo le problematiche in apicoltura non mancano, le peculiarità del settore marcano le difficoltà per chi si approccia a questo mondo, senz altro complesso e immenso come pochi..

in sostanza, cosa ne fate delle vostre api? ;)

ecco alcuni dei possibili spunti, se avete voglia..
su cosa vi concentrate maggiormente? che cosa producete e come organizzate il lavoro stagionale? come affrontate le problematiche che si presentano? vi appoggiate ad associazioni o ad altri apicoltori? avete degli "aiutanti" o svolgete tutto da voi? riuscite a mantenere un numero costante (in crescita tantomeglio) di alveari o dovete preoccuparvi di cercare sempre nuovi nuclei e sciami?

gestioni ottimali ve ne son senz altro, presumo siano quelle che portano api e apicoltore a stare bene.. insieme.. :)
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BjHorn
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da BjHorn »

Comincio col dire che non capisco perchè non si possa "quotare" in questa sezione, sarebbe stato più semplice e chiaro esporre o rispondere alle domande.
Io non credo di usare una vera e propria tecnica, è anche vero che per il momento non ho esigenze "commerciali", anche se da questa primavera comincerò qualcosa di più "in grande" in collaborazione con una azienda agricola per cominciare a far cassa, visto che questa passione DEVE diventare anche un lavoro, dato che il covid ha azzerato del tutto le mie entrate (ero un musicista).

La mia è un'apicoltura "rilassata", rigida in quanto a controlli e trattamenti, ma per il resto lascio completa (o quasi) libertà alle api.
Che significa? Significa sostituire mano a mano i favi costruiti da cereo con favi naturali SENZA cereo, significa non forzare le api a salire a mielario prima del dovuto con sostanze attrattive, stringendo il nido o pregando in aramaico, et simili.
Significa non nutrire se non strettamente necessario.
Significa anche piccolissime modifiche all'arnia per dare spazio dove (secondo me) occorre spazio, per esempio sotto le alette dei telai che appoggiano sui distanziatori di metallo, che essendo spesso troppo basse schiacciano un sacco di api o viene semplicemente propolizzato. Basta portare quella misura a 4 o 5 mm per ovviare.
Insomma, cerco di mettere al primo posto, per quanto possibile, il benessere della famiglia.
L'unica operazione tesa a modificare il comportamento naturale delle api è (per il momento) il controllo della sciamatura in primavera, ma che dopo il primo raccolto "assecondo" (se ancora vogliono sciamare) formando sciami artificiali, e rinunciando in parte al secondo raccolto estivo.

E sto notando, ma è ancora troppo poco il "tempo di osservazione", (2 anni) che magari faccio meno miele, ma che difficilmente ho avuto bisogno di nutrire le famiglie, e soprattutto adesso, una mezza busta di candito l'ho messa più per scrupolo che per reale esigenza. Ha piovuto continuamente per oltre un mese e adesso le temperature sono rigide e quindi sono intervenuto, ma all'ultima visita stavano ben fornite.

su cosa vi concentrate maggiormente?
Benessere dell'arnia
che cosa producete e come organizzate il lavoro stagionale?
Miele e propoli
come affrontate le problematiche che si presentano?
Con angoscia, poi cerco di fare una diagnosi basandomi su testi cartacei e internet e scegliere una soluzione.
vi appoggiate ad associazioni o ad altri apicoltori? avete degli "aiutanti" o svolgete tutto da voi?
No, niente associazioni o apicoltori, e avendo per il momento solo 9 arnie faccio tutto da solo.
riuscite a mantenere un numero costante (in crescita tantomeglio) di alveari o dovete preoccuparvi di cercare sempre nuovi nuclei e sciami?
Si, riesco a mantenere costante e in graduale crescita, nuovi sciami previsti per la primavera per iniziare una nuova avventura.
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Rob »

BjHorn grazie per esser passato di qui.. :)

Hai delle "criticità" particolari? magari dettate dall ambiente e clima, o coltivazioni di un certo tipo nei paraggi?

Comincio col dire che non capisco perchè non si possa "quotare" in questa sezione, sarebbe stato più semplice e chiaro esporre o rispondere alle domande.
Io non credo di usare una vera e propria tecnica, è anche vero che per il momento non ho esigenze "commerciali", anche se da questa primavera comincerò qualcosa di più "in grande" in collaborazione con una azienda agricola per cominciare a far cassa, visto che questa passione DEVE diventare anche un lavoro, dato che il covid ha azzerato del tutto le mie entrate (ero un musicista).
a volte succede anche a me di non poter quotare.. ovviamente il 2020 ha martellato un pò tutti, però credo anche che l apicoltura abbia risentito, forse, un pò meno.. almeno qui, a parte la perdita (fisica e non) di qualche cliente tutto procede abbastanza nella norma, il lavoro in sè è il medesimo (fortunatamente) e il "mercato" è tuttavia regolare..
su cosa vi concentrate maggiormente?
qui regine e nuclei.. anche il miele, chiaramente è un prodotto irrinunciabile.. cerchiamo di raccogliere anche gli altri prodotti (polline, propoli, pappa reale) ovviamente in minor quantità e a uso personale..
come affrontate le problematiche che si presentano?
a piccole dosi.. generalmente quando qualcosa non quadra si hanno avvisaglie precoci e si cerca di intervenire nell immediato, fortunatamente possiam contare su diversi apiari che posson fornire api o materiale, o locazioni differenti.. in questo lavoro spesso è richiesto un intervento preciso e mirato che solo esperienza e fortuna ;) posson risolvere senza troppe complicazioni.. ci lasciamo "guidare" dalle api perchè i loro segnali sono veramente importanti, aldilà di ciò che dice la teoria.. spesso sbagliamo ancora e capita di veder qualche famiglia soccombere, tuttavia "abbiam le forze (numeri)" per sopportarlo..
vi appoggiate ad associazioni o ad altri apicoltori? avete degli "aiutanti" o svolgete tutto da voi?
Il lavoro vien svolto principalmente da noi (io, un amica, e un vecchio saggio.. ;) ) , ma cerchiamo di coinvolgere quante più persone riusciamo (amici e parenti in primis), un pò per trasmettere questa passione e le sue filosofie, un pò perchè una mano fa sempre comodo.. stiamo anche cercando di creare una rete di apicoltori e qualcosa si intravede, molti restano chiuse a sè, ma finalmente qualcuno inizia a "esplorare" queste nuove possibilità..
anche le associazioni hanno il loro ruolo e ci rendiamo sempre disponibili a fornire materiale o assistenza ai soci, e viceversa..
riuscite a mantenere un numero costante (in crescita tantomeglio) di alveari o dovete preoccuparvi di cercare sempre nuovi nuclei e sciami?
fortunatamente si.. non tutte le stagioni son uguali, ma in linea di massima è un azienda in espansione.. stiamo allargando gli apiari esistenti e aprendone di nuovi (almeno uno all anno) speriamo di poter trovare altri "vicini" con la medesima passione..

;)
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Hertz »

mi aggrego sperando che ci sia del seguito anche dagli altri apicoltori..
Rob ha scritto: 15/01/2021, 14:08 che cosa producete e come organizzate il lavoro stagionale?
Miele e Pappa (sopratutto)
il polline lo congelo e va alle api più che altro per la pappa soprattutto se l'estate è siccitosa.
sciami vedo c'è ancora tanta richiesta (nonostante le simpaticissime ultime stagioni) spiace ma li terrò dinuovo tutti per me, devo raggiungere la massa critica che mi sono prefissato.
Raccolta di sciami nell'interland è un attività da queste parti anche troppo impegnativa, le tapperelle dell'avvolgibile sono un personalissimo "must", quelle all'ultimo piano senza balcone, un pò meno simpatiche, ma sempre meglio dei micidiali Blob di cera informe sigillati da decenni nelle intercapedini dei muri (dove ti chiedi come facciano a non crepare entro 3 mesi le nuove famiglie che puntualmente ogni anno ci provano a vivere sciamandoci dentro), quando in sede ho fatto vedere alcuen mie foto, pensando "guardate qua che roba" mi han fatto vedere alcuni recuperi di altri ed ho capito che tutto sommato per adesso mi è andata pure bene.

Metodo:
Da quando ho 15 anni sono un appassionato della meteo, hobby strambo (ma forse era una scusa per andare a fotografare le squall line sulla piana con gli amici o fracassarci coi gilera sulla prima neve in montagna), altri tempi.
Ormai da un pò ho rispolverato le mie vecchie Davis che ho messo (e upgradato) alle postazioni degli apiari, con calma, anno dopo anno, mi sono fatto (e mi sto facendo tutt'ora) il mio calendario fenologico, con i dati necessari (termiche, umidaità relativa, anemometria e pluvio) con le Davis, e mi segno ad ogni visita oltre le solite cose (regine, stato famiglie, covata, scorte etc) anche le fioriture in corso, quanto polline importano, in che fasce orarie del giorno e di che colore, ed infine gli stadi della vegetazione presente in zona (con le dovute discriminanti, un burrone sempre al buio esposto a nord ed una petraia assolata, sono ovviamente due robe diverse). Questo è il mio modo (mi ci diverto) per conoscere la zona, poi gli imprevisti specialmente meteo ci sono e ci saranno sempre, ma sto imparando ad essere pronto e a necessità sapere gia cosa fare (o forse anche più importante cosa NON fare), sapere quando rinforzare le famiglie per preparare una fioritura su cui punti, sapere quando e se conviene persino spostare se serve e fare una buona quadra a fine stagione, oppure sapere se quella fioritura non verrà danneggiata a differenza di un'altra dalle piogge, o sapere che se mi fiorisce il Salicone a casa, mi partono i Prunus in un paio di apiari e tempo max 5/7 giorni c'è l'Erica in un'altro, contare le gelate e sapere su quali piante non farai probabilmente affidamento e quali forse risolvi il periodo, etc
Se il clima cambia, le api si adattano SE anche noi apicoltori ci adattiamo, è una smazzolata, ma finchè funziona, bene cosi, non mi pesa. Se le cose cambieranno, troverò altre nuove soluzioni.
Rob ha scritto: 15/01/2021, 14:08 come affrontate le problematiche che si presentano?
Dipende dalle problematiche, riguardo strettamente le api:
- cerco di essere sempre "pronto" e previdente, nei limiti del possibile, meglio sistemare subito bene un imprevisto piuttosto che rimetterci le mani dopo; ho l'idea che le api reagiscono meglio ad un solo episodio di disturbo per quanto grosso che a ripetuti piccoli interventi.
Tra gli accorgimenti "pratici":
- faccio regine in surplus
- ho diviso gli apiari in postazioni "specializzate" (compreso quello da pappa, quello da "rinforzi", quello da quarantena sciami non miei, e le poste temporanee per il miele), sono stanziale, i miei spostamenti definirli normadismo credo sia davvero eccessivo.
- nel vari periodi della stagione attiva faccio il pin test a rotazione su tutte le famiglie che uso per fare le regine., non ho alcuna pretesa di selezione seria, ma non voglio piu vedere una covata calcificata o altre beghe simili davvero facilmente risolvibili negli apiari, credo che certe cose siano alla portata di tutti gli apicoltori senza scomodare inseminazioni strumentali, saturazione di spermatozooi volanti etc
- uso arnie da 12 e preferisco di gran lunga famiglie in grado di tenersi sempre le scorte nel nido (eh lo so, il mondo sta andando da un'alta parte), ho finalmente uniformato lo standard da 12, perchè coi divisori interni, faccio bene la Pappa, quest'anno (pazia da pandemia) ho "concluso" le prove che avevo gia fatto, tenere 2 regine sugli scomparti opposti della stessa arnia e la sezione orfana centrale, con un giro a rotazione, si saturano velocemente e si fa presto ad usare 2 telaini da stecche, ci vogliono un po di accortezze ma funziona e non devo alzare pesi tutti i giorni piu volte al giorno (super veloci da visitare), da 12 pure per fare miele , non è sto dramma, il cassone è piano e ci entrano a filo, (lo comprai gia vecchio ed usatissimo ma col metro in mano), le riunioni a necessità sono una sciocchezza da fare e non devo impilare roba, mi consentono di "prelevare" senza problemi i telaini da nido murati di miele da dare dove serve o (come faccio da tempo) congelare e usare al posto del candito quando serve.
- mi sono auto imposto il divieto assoluto di accanimento terapeutico
- inverno senza cassettino del fondo, con ingresso a max 2 fori e senza diaframmi assicurandomi che i telaini siano tutti murati di miele, in alternativa tolgo i vuoti e metto quelli stoccati in stagione
- a costo di perder tempo, mi assicuro che non ci sia covata da nessuna parte per trattare (uso solo ossalico e solo gocciolato e stop), è la sola visita dove ci perdo anche tempo se necessario:
1 volta in inverno e 1 in estate durante lo stop d'importazione di polline che ho praticamente sempre per un paio di settimane (comunque con ingabbio), allo sgabibio, tratto, la volta dopo mi assicuro che la regina sia in forma e se c'è bisogno, ci piazzo il polline.
Per la pappa evito, le gestisco diversamente.

Per le problematiche apistiche che non riguardano le api:
- ho più volte pensato di comprarmi un sublimatore, magari trattamenti ripetuti fanno cadere i problemi :eheh:
Rob ha scritto: 15/01/2021, 14:08 vi appoggiate ad associazioni o ad altri apicoltori?
sono socio dell'associazione della mia zona, per ora sempre trovato bene, so che se c'è bisogno posso sentire i "maestri" con cui ho fatto la gavetta, ma di base, mi scoccia sempre rompergli le scatole perciò evito, piuttosto li sento per fare 2 chiacchere "ma non di api".
Abbiamo fatto un gruppetto con i (letteralmente) 4 gatti che ancora hanno le api, reduci del corso che ho fatto a suo tempo, ci sentiamo spesso e ci diamo una mano, una regina feconda per un'orfanità fuori stagione, un recupera sciami che il mio è rotto, insomma dal mutuo soccorso al cazzeggio col caprino e miele di castagno (per poi scoprire che uno era intollerante al lattosio con esito funesto)
Rob ha scritto: 15/01/2021, 14:08 avete degli "aiutanti" o svolgete tutto da voi?
salvo episodi gia detti di aiuto occasionale per qualche emergenza, sono solo, ovunque ho visto compagne e compagni, mogli e mariti che danno una mano, qua invece sono circondato da entomofobi, la mia compagna vuole comprare un lancia fiamme :sad: anche le falene attentano alla sua vita, mi chiedo come sia ancora rimasta qua a vivere con me in campagna, proverò a farle comprare un sublimatore.. spacciandolo per lanciafiamme :eheh:
Rob ha scritto: 15/01/2021, 14:08 riuscite a mantenere un numero costante (in crescita tantomeglio) di alveari o dovete preoccuparvi di cercare sempre nuovi nuclei e sciami?
Si, in crescita, non spinta, anche se forse.. avrei dovuto spingee un pò di più prima.
La gavetta in realtà molto avviate per questa cosa è stata almeno per me fondamentale, picking, sciami etc
Non compro sciami, li faccio (è la parte più facile e divertente) e li recupero: stanno 1 stagione intera compreso di invernamento nel'apiario quarantena, li lascio andare (non li nutro se non sono fatti/raccolti dall'estate in poi), SE sopravvivono e SE non spuntano problemi, più che altro sanitari, li passo agli apiari da miele e vedo che combinano.
Rob ha scritto: 15/01/2021, 14:08 Hai delle "criticità" particolari? magari dettate dall ambiente e clima, o coltivazioni di un certo tipo nei paraggi?
era per BjHorn, mi aggrego anche qui se posso..
Nelle postazioni lontane, sono circondato da vitigni e oliveti, da quando sono passati in gestione bio devo dire non sono piu successi episodi di avvelenamento (confermato dai sopralluoghi dell'associazione quando li avevo chiamati per via della moria, avevo praticamente appena iniziato), il resto delle postazioni sono infrattate nel nulla atomico, zero orti, e coltivazioni.

Gli apiari in piana sofforno di siccità estiva, ma dal periodo di monitoraggio (2001) la finestra era sempre stata tra metà luglio e agosto, con consuete "rotture" a caratere temporalesco da ferragosto in poi, negli ultimi anni, al di là delle termiche, si ha proprio un'alta pressione imperante e la siccità diventa difficile da ignorare se non cade una goccia anche a settembre, queste sono le postazion da primavera, poi porto su tutto, e li ci torno per invernale (a dicembre ultimamente mi capita di vederle intasate di polline, credo di nespolo del giappone), quindi tratto sempre prima, quando il calo fisiologico della regine fa una piccolo blococ di covata in genere a novembre (vedo che qui si parla sempre intorno al 20 novembre)
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Rob »

Qui tra dieci o quindici giorni inizieremo ad aprire le prime famiglie.. :)
tuttavia è ancora presto "per fare la conta", cè ancora un ultimo sforzo da compiere per le api, ma potremo farci un idea più precisa di come stanno..

nel frattempo i lavori in magazzino continuano.. ;)
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Hertz »

Nella piana sono in fiore gli sporadici mandorli e mimose ed inizia il rosmarimo nei posti assolati.
Ha fatto caldo in questo periodo, ma non ho ancora aperto, domani o giu di li sembra torni il freddo, le previsioni azzardano pure un'altro giro di neve :doh:

Avete poi fatto qualche visita?
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Rob »

siam riusciti ad aprire qualcosa in questi giorni, ma solo controlli fugaci.. stiamo attendendo che si rialzino le temperature perchè qui ha dato altra neve negli ultimi giorni.. nelle giornate di sole si bottina a tutto spiano quindi và bene.. famiglie perse poche fortunatamente..
purtroppo le previsioni meteo non son incoraggianti, aspettiamo e vediam come và.. ;)
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Rob »

gli ultimi giorni ci hanno concesso temperature per visitare nuclei e famiglie.. il trend degli ultimi anni è sempre più magro, ma siam riusciti a portar fuori dall inverno più famiglie rispetto all anno scorso (annata devastante più o meno ovunque).. meno mortalità ok, manca ancora l ultimo sprint però..

si vedon già i primi fiori, il lamio ad esempio che inizia a far capolino in alcune zone.. spero di veder presto il tarassaco, ormai lo sogno di notte.. ;)
attendiamo, mentre stiamo ultimando le ultime riparazioni in falegnameria.. :)
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da BjHorn »

Cilento (Sa)
Ancora nessuna visita, dopo le piogge persistenti è arrivata la prevista botta di gelo.
Praterie di acetosella, molto spesso "chiusa" per il cielo perennemente coperto, un pò di timido tarassaco, mandorli in fiore.
Il tempo è migliorato da un paio di giorni ma le temperature sono ancora basse per fare la prima visita in tutta sicurezza.
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Hertz »

qua ieri 16°C, oggi 17, in valle 20.
c'era la neve poo piu di 10 giorni fa.
Salicone, Rosmarino, prati di Verinoca, Falsa ortica, e chissà che altro in fiore nei dintorni.
In pochi giorni sembra un'altro mondo.

Famiglie troppo avanti per i miei gusti, nessuna necessità di integrare con i telaini di scorte del magazzino, anzi stanno riampiendo da sole.
Confido che inizieranno a calare di numero le api invernali in questo periodo, se bottinano come ho visto, si usureranno molto velocemente e vedrò un calo consistente, quindi mi limiterò a tenerle molto d'occhio ma anche se molte famiglie sono davvero troppo popolose per il periodo, lascerò che il rinnovo naturale riequilibri la costipazione, le covate sono belle ma almeno per questi primissimi giri di covata non saranno sufficienti a rimpiazzare le vecchie api invernali, per quasi tutte le famiglie questa è proprio la prima covata erano in blocco fino a poco fa, mi aspetto un "buco" generazionale a breve.
Questi "picchi" improvvisi non mi piacciono, soprattutto per i nuclei che non hanno l'inerzia delle famiglie, ad un certo punto te li trovi strapieni e al primo ritorno di freddo ti spazzolano interi telaini di scorte in tempi davvero record (telaini di scorte da nido che io chiamo mattonelle, tutte opercolate e si anche telaini di sola edera vengono ripuliti senza problemi altro che difficili da mangiare).

La prima covata da fuco di solito la trovo da fine marzo primi aprile, fortunatamente ancora nulla, ma viste le famiglie ho temuto di trovarne.

La meteo d'Italia è troppo varia già a pochissimi km di distanza, qui per adesso vedo ancora un Marzo a rischio ritorno freddo, mai fiù piu appropriato in questo momento del Keep Calm and Tienile d'Occhio
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Rob »

oggi piove, 8°..

nell ultima settimana abbiamo potuto allargare le famiglie che lo meritavano.. in media le famiglie son in ripresa e presidiano tra i 7 e 9 telai.. purtroppo alcune iniziano ad aver carenza di scorte, vorrei evitare di nutrire ma temo che dovrò sostenerne una manciata di esse fino al tarassaco..
nel complesso gli apiari son salubri e i primi fuchi fanno capolino.. vorrei tentare un primo innesto di regine già tra dieci giorni e valutarne l efficacia..

gli apiari in montagna son zeppi di scorte, ma le api son un pò più indietro..

dopo queste due/tre giornate di pioggia speriamo veder rinverdire tutto l ambiente.. :)

e dalle vostre parti come và? il clima "fa giudizio" ? :)
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da BjHorn »

Cilento, sud Salerno.
Api numerose e in forte attività, presidiano tutti i telai lasciati a novembre, scorte nella media, non credo dovrò nutrirle visto che tarassaco, mandorlo e acetosella sono in abbondante fioritura.
Fuchi già nati e in produzione.
Una regina ha deciso di passar a miglior vita una ventina di giorni fa (credo), presenza di celle reali non molto belle al centro del telaio, e ho aggiunto un telaio di covata fresca per dare la possibilità di farsene un'altra in caso le prime due avessero dei problemi, operazione compiuta la settimana scorsa, ma il meteo adesso non mi permette di controllare!
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Otzi »

Ciao mi aggancio a questa discussione. Oggi prima visita di marzo. Famiglia su 5 telaini, 3 belli pieni di covata fresca e opercolata. Nell'ultimo telaino, il quinto, ho trovato praticamente soltanto celle a fuco (una quindicina, più o meno). E' normale secondo voi?
La mia zona è collina toscana circa 200mt. Non mi aspettavo di vedere già celle da fuco belle grosse. Ho pensato anche che volessero iniziare a sostituire la regina ma celle reali non ne ho viste.
Che mi dite?
Grazie a tutti e buon inizio di stagione!!
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Hertz »

taaak :mha:
ieri ha nevicato, senza accumulo, oggi dinuovo sole.
è iniziato quel simpatico periodo in cui ci sono escursioni termiche ampiamente a doppia cifra qui, prevendo un ingente consumo di scorte degno di nota un pò a tutte le altezze, in piana c'è il rischio del sotto zero per inversione termica, qua più in quota un pò meglio (famiglie piu indietro).
ai nuclei è bastato per spazzolarsi quasi 1 telaino, con loro fatto il giro di sotituzione con le scorte di magazzino, quelli non covati li ho subito tolti, preferisco metterci uno pieno di scorte stanno su 4 di covata e non voglio inarniare con queste termiche notturne (quando l'ho fatto le ho sempre poi trovate "in ritardo" ad inizio stagione).
le famiglie hanno portato nettare e per ora vanno in pareggio di bilancio, ora vanno tenute molto d'occhio, mi preoccupano un pò le due famiglie con le regine "in pensione" (le due piu vecchie che ho, hanno 4 anni le vecchie gialle) le ho "parcheggiate in pensione" perchè se mi reggevano anche fino a questa primavera, ci avrei fatto da loro ancora altre regine, ma non credo ci arriveranno, ho i nuclei di fianco tenuti appositamente per eventuali riunioni con regine giovani dell'anno scorso, qui non mi metto a fare regine ancora, fuchi zero per ora.

RIP Prugnoli e Saliconi :hurted: per loro i giochi finiscono qui.
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Hertz »

Otzi ha scritto: 09/03/2021, 16:12 ho trovato praticamente soltanto celle a fuco (una quindicina, più o meno). E' normale secondo voi?
La mia zona è collina toscana circa 200mt
a quell'altezza in toscana credo che sia un pò in anticipo ma in linea con questo periodo, sabato mi han detto la stessa cosa del pisano/grossetano, salvo forse Amiata e Appennino credo ci siano zone omogenee piuttosto ampie in Toscana, specialmente per quella altitudine, anche li discreta estensione di covata da fuco opercolata quindi mi sa che sei in ottima compagnia.
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Rob »

anche qui ritorni di freddo, come previsto.. purtroppo non vi son ancora le fioriture necessarie per sviluppar ulteriormente le famiglie.. alcune le stiamo sostentando, ma il tarassaco è alle porte (lo so, lo diciamo tutte le settimane ahah).. stiamo lasciando ancora le coperture perchè comunque la notte è ancora fredda..

in teoria avremmo voluto fare i primi innesti delle nuove regine al 20 marzo.. ci toccherà attendere un altro pò.. ;)

l abbondante neve sulle cime mantiene l aria "fresca" e, sebbene ostacoli le temperature, ritieniamo sia stato comunque un inverno più salutare dei precedenti.. ciò ostacola l arrivo della bella stagione e "frena" le fioriture, ma senz altro è molto più "naturale" piuttosto che veder famiglie esplosive ai primi di marzo collassar ai ritorni di freddo verso maggio.. :)

purtroppo/per fortuna dobbiamo stare ai ritmi della natura e tant è.. ;)

nell ultima settimana son aumentate spropositatamente le richieste di nuclei e api in sè.. anche sentendo apicoltori in altre regioni la situazione è la medesima.. probabilmente la "fame" accumulata le ultime due/tre (cinque o sei) stagioni ha ridotto gli apiari all osso.. purtroppo "non vi son api per tutti", la richiesta oltrepassa le disponibilità e purtroppo anche le associazioni non riescono a fornire i materiali necessari.. se ci aggiungiamo la situazione dettata dal virus che complica le cose poi..

qui ancora la richiesta di miele è costante, ma il prodotto è finito, in futuro vorremmo poterne produrre di più, ma si sa, comandano clima& api.. ;)
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Hertz
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Hertz »

Periodo frenetico questi ultimi.. "quasi" 2 mesi :eheh:
Alla fine il millefiori c'è, con buona quantità di acacia che nonostante tutto, in alcuen zone non è andata proprio tutta al prossimo anno come sembrava (oddio qui intorno casa, manco sta facendo la seconda fioritura, solo foglie, vabeh)
Vediamo come va con questo giro di maltempo in corso, anche se sembera l'ultimo prima dell'estate vera..
Tiglio e Rovo sono sanissimi, superati gia tranquillamente i 200/250 mm di pioggia che serve a queste fioriture per fare roba decente, visti gli ultimi anni e visto che pure questo non è cominciato benissimo, cerco di rimanere positivo :scrolleye:

voi come va?
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Rob
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da Rob »

Ciao.. :)

qui clima pazzerello, cambi di temperature repentini.. ci voleva un pò di acqua, ora le temperature devon alzarsi e sostenere la stagione o si rischia di raccogliere poco.. qui siam speranzosi e le api son laboriose, i segnali sono buoni e ora attendiamo l acacia che fortunatamente stà ritardando..

anche quest anno si sottolinea come il clima regna sovrano.. ;)

buon apeggiamento a tutti.. :)
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da beekeeper »

periodo che definirei ansia da acacia...che attanaglia anche gli apicoltori hobbisti come me.
quest'anno sono riuscito a fare erica con le famiglie più forti, una gettata mai vista. hanno riempito un melario in una settimanella scarsa.
ora se l'acacia non si sbriga a fiorire...è matematico andare incontro a febbre sciamatoria per quelle che hanno prodotto.
l'erica per me è uno dei migliori mieli monoflora...ma se lo produci rischi di giocarti l'acacia xk la febbre è assicurata(almeno per le mie api)
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BjHorn
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Re: Le gestioni "ottimali".. ;)

Messaggio da BjHorn »

Cilento, Salerno.
Acacia fiorita da 3 settimane buone, sta quasi per finire, ma tempo instabile e non vedo grande afflusso.
Ma per fortuna non sono affetto da acacialofilia, non produco monoflora un pò per scelta e un pò per necessità, e onestamente al momento mi interessa poco visto che non faccio nomadismo e preferisco fare dei millefiori ANCHE con acacia, oltre ad altre essenze.
(Al momento sulla, cardo, acacia, ciliegio)
Qualche arnia mi ha riempito i mielari e ho messo il secondo (sotto al primo) che stanno cominciando a lavorare.

Faccio miei i pensieri di un apicoltore professionista, che si chiedeva se valesse davvero la pena di angosciarsi e sbracciarsi per produrre acacia da vendere a (al massimo) 2 euri in più al chilo rispetto ai millefiori... quando basta una buona comunicazione per presentare le peculiarità (e qualità) dei millefiori e venderlo a prezzo adeguato (14/16 euro al chilo).

Ovvero: educare "il mercato" che non esiste solo l'acacia come tipo di miele "nobile", che i millefiori non sono per niente "mieli inferiori", anzi...
Se poi a corredo ci si mette anche la metodologia di allevamento (molto free e senza alcuna "forzatura") e qualche assaggio, si hanno molte più soddisfazioni e meno sbattimenti a togliere/mettere mielari a seconda del tipo di miele che SI SPERA/MILLANTA di produrre.
(Ho visto acacie che voi umani... di colore intenso... che cristallizza dopo 3 settimane... che è un acacia particolare di sapore molto simile al tarassaco... ecc ecc) :oo: :eheh: :eheh: :eheh:

Edit: Ovviamente tutto questo si può fare con conoscenza diretta della clientela e su pochi numeri... i professionisti che lo fanno per lavoro e devono camparci e che fanno VERA acacia, hanno tutta la mia ammirazione.
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