Api vicino allo zafferano

La flora visitata dalle api
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Leotordo
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Api vicino allo zafferano

Messaggio da Leotordo »

Ciao a tutti,
forse ho trovato una dimora per le mie api il prossimo anno.
E' un terreno pedecollinare vicino al lago (circa 200m slm) ci sono molte piante ghiotte nei paraggi (robinia, castagno, tiglio, ailanto).
In questo terreno è presente anche una coltivazione di zefferano. Leggendo in rete e anche riportato da indirettamente a voce da chi coltiva lo zafferano, leggo che le api ne escono spesso "ubriache"....il coltivatore dice che le trova talvolta narcotizzate.
Qualcuno di voi ha esperienza a riguardo? ci vedete delle controindicazioni?
Grazie
Stefano
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Hertz
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Re: Api vicino allo zafferano

Messaggio da Hertz »

in ritardo ahimè, spero di fare comunque cosa gradita:
se la zona ha fonti nettarifere e pollinifere decenti, le api non vanno sullo zafferano (che fiorisce in genere in questo periodo, o almeno è in fiore adesso qui), ci può ancora essere l'edera, la fine dell'inula, poi dipende dalla zona, ci sono fioriture tardo autunnale ben piu appetite dalle api, persino corbezzoli o un anticipato nespolo del giappone; se la zona in quel periodo invece non offre granché le api visitano anche i crochi si, ma non mi risulta una sua tossicità (bottinano fiori ben più tossici senza batter ciglio), mi informerò a riguardo, a memoria comunque non è nettarifero, dovrebbero raccogliere solo il polline, l'intorpidimento può essere più banalmente causato dalle termiche, ottobre può essere quasi estivo o gia invernale come meteo, o i campi di zafferano essere coperti da alberature/orografie che lasciano in ombra alcune zone con il sole che va abbassandosi, le termiche a suolo si raffreddano piu rapidamente (l'aria fredda scende verso il suolo quella calda sale) e le api magari stanche dall'età e dal bottinare vengono prese dall'inizio di ipotermia che le rende come stordite e se dovesse raffreddarsi ancora o per lungo tempo, morire di ipotermia.

Questo dando per scontato che la coltivazione di zafferano, sia totalmente priva di prodotti tossici, come anticriptogamici, funghicidi (contor il fusarum soprattutto, ma se è biologico possono solo usare rame prima della "semina" conciando i bulbi, ma siamo in Italia quindi...), insetticidi (in genere contro i nematodi in minor parte contro lumache), e via proseguire tutto l'elenco solito aggiungendo solo prodotti anti tipo/arvicole che se fatta con cognizione di causa è l'unica vera piaga di questa coltivazione.
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