Arrivo da una serie di visite alle due arnie (una mia ed una di mio cognato) che mi hanno sempre lasciato piuttosto soddisfatto: ampie riserve, gran numero di api a mio parere "sane", parecchia covata sia opercolata che fresca...
Vado però con ordine. Ad agosto, vuoi per la calura insistente del sud Sardegna vuoi per l'assenza di fiori da bottinare, la regina non stava più deponendo. Quindi sono ricorso all'alimentazione con sciroppo 1:1, credo calibrando bene, con molta fortuna, tempi e quantità, visti i risultati.
Ho ricordato però alcune parole del preziosissimo Nesler. In sintesi: "E' importante che ci sia una buona deposizione durante Settembre ed Ottobre, perchè questa farà la differenza tra una famiglia popolosa ed una spopolata in pieno inverno, e quindi un glomere ben formato da uno troppo piccolo. Al contrario da Novembre (NDR nn so da che momento di preciso, però...) è molto più utile che la regina fermi la deposizione, per poter intervenire con il trattamento contro la varroa in assenza di covata opercolata". A parole è tutto molto semplice, ma poi adattare questa procedura da profondo nord italia al sud Sardegna è un altro paio di maniche
A questo punto ho frustato le AI di cui mi servo, non perchè le consideri un oracolo, ma perchè permettono di trovare tante fonti le più attinenti possibile all'argomento, senza letteralmente impazzire. E' venuto fuori che il mio dubbio non è poi così peregrino: ma in sud Sardegna, e in generale nei climi caldi i cui inverni altro non sono che autunni tardivi, abbiamo un vero blocco della covata? Probabilmente no. A questo proposito pare che molti apicoltori in Italia che lavorano nelle mie stesse condizioni climatiche, praticano l'ingabbiamento della regina per fare il gocciolato a dicembre... Di più, pare che le linee guida delle autorità della california consiglino il blocco artificiale per procedere poi con i trattamenti... Si tratta solo di complicarsi la vita oppure in realtà ha un senso? Io non lo so, ma so che devo muovermi con il giusto anticipo se dovrò fare questa cosa. E poi, lo stress aggiuntivo per la regina e per la famiglia, ed il rischio di non accettare più la regina, sono un corollario accettabile per i benefci attesi?
Io questo lunedi ho gia inserito le strisce con l' Amitraz, come consigliato anche da Nesler, ma dopo non so come comportarmi realmente. E' il mio primo inverno da apicoltore "quasi consapevole" e non ho la più pallida idea di cosa accade normalmente nelle arnie qua in pieno inverno, cioè se può esserci ancora covata opercolata oppure no.
Altra domanda: è assolutamente imprescindibile l'assenza di covata opercolata in inverno per garantire la giusta efficacia dei trattamenti e una buona ripresa in primavera, oppure una minima quantità (ditemi voi quanta, nel caso...) non fa una differenza sostanziale?
Sto cercando di contattare qualche apicoltore della zona per avere supporto, ma non sono sicuro di trovare qualcuno disposto ad aiutarmi in maniera disinteressata, Ma vale la pena tentare.
Ringrazio anticipatamente chiunque abbia voglia anche solo di fare un saluto, buona serata a tutti






