Le virosi delle api

Prevenzione, diagnosi e controllo delle varie virosi
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adolfopercelsi
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

Antonio..! Sei tanto cortese anche in questa risposta che se tu
.. "non fossi un uomo.. io quasi quasi ti bacerei!"
dallo "Zio" Adolfo
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ANTONIO.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da ANTONIO. »

Recepito il messaggio ugualmente: se non fosse che mi fai perdere coi tuoi discorsi iperbolici, ti stimo quale una delle maggiori conoscenze in ambito apistico.
E' solo che mi fai perdere coi tuoi discorsi: diciamo che non sei certo sintetico o conciso.
Detto ciò, per rientrare nel tema del topic, chiedo a te Adolfo:
Magari resti con sole sei famiglie (speriamo te ne restano tre volte tante) dopo una decimazione drastica del tuo apiario, ma mi chiedo, ti sei mai trovato con un simile scenario e soprattutto, cosa pensi e questo punto del cammino dell'apicoltura moderna?
Dov'è l'errore se errore c'è?
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

Ciao Antonio.. Non c'è alcuna domanda a cui si possa rispondere con un sì o con un no?
Addirittura tu la fai sempre in due tempi..
Io scrivo solo per chi mi vuol bene e che mi legge i pezzi . Che mi segnala se non ho inserito ancora nulla che possa almeno far sorridere
Non mi interesso di chi fa il "corridore" di professione, anche se forzata ( sempre di corsa!)
Per costoro consiglio di rivogersi semplicemente alle Unita sanitarie locali..


Per le tue altre due tre domande grandi come il Globo..Sarò conciso. Ti bastano due sì ed un no?
Oppure ti rassegni a saperne qualcosa di più?

Ti anticipo che non sono solo io ad aver a che fare con delle decimazioni.

Io, queste, lo ho cercate-gestite- ho salvato regine con covata compatta, quanto meno passabile..

Immagine
Le api se non stanno bene,lo si capisce ; lo si deve intendere..

Non bisogna raccontare delle frottole sulla loro OTTIMA SALUTE.
Non voglio fare il cieco, "volutamente"
Con simpatia. Un caro saluto "connivente" a Riccardo.

"Zio"Adolfo
Regalo un allegato semi buffo delle mie api.. Ciao
Ultima modifica di adolfopercelsi il 28/10/2011, 14:46, modificato 2 volte in totale.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

dallo "Zio".
Mia richiesta al prof. Randy Oliver circa lo sciroppo zuccherino Remembee. Anticipo già sùbito.
Ricevita risposta dopo un solo giorno. Testo che, di certo presenterò successivamente

-Dedicato soprattutto (2-550 visitors)
ar chi ha seguìto il discorso”Le Virosi delle api( (2.900 visitors?)
--
Noi ( se tipi normali..)non trangugeremo mai un bicchiere di acqua salata
oppure una equivalente tazza di aceto..

Il disinfettante Oxigen con la sua parte acida di peracetico viene ugualmente bloccato dalla valvola d’ingresso dello stomaco (gut) delle api per cui Oxigen non ucciderà
né batteri buoni-simbionti né quelli nocivi
Potrà essere utile solo su
facciata del favo, sulle pareti dell’arnia..

solo favi
Il disinfettante Oxigen
Nel prodotto Remembee, invece,dato che si tratta di uno sciroppo zuccherino, il liquido verrà piacevolmente ingoiato;
diverrà parte - nel ciclo vitale dell’ape e solleciterà gèni già esistenti immunologici a difesa dell’ape, se ancora in una fase sanitaria accettabile..

Sottovoce
Tuttavia, api totalmente stressate .. penso non rispondano a nulla
Però è sempre utile tenere le api con meno stress possibili
( varroa, s’intende! )
--
Domanda inviata al prof. Randy

"Notizie circa lo sciroppo zuccherino REMEMBEE?"

2011/10/28 Adolfo Percelsi <adolfope@tin.it>

I’m Beekeeping ( Torino) Italia
Sono un apicoltore.
-Abbonato ad American Bee Journal. Dal 1995
I have taken 1995-2013 to A.B.J. “ The Rules Redux….

Je suis abonné à American Bee Journal dépuis 1995..
- Ho moltissima stima per lei, mio grande Maestro
Je tiens une grande éstime méme affective pour vous ; pur votre fils .
-Mon grand Maitre..
My big Teacher
Ho assolutamente bisogno avere notizie circa..

J’ai absolument besoin des notices au sujet Remembee.. Patent protection (patent pendine) Remembee

- In Italy total silence about Remembee TM
--


Nel mio piccolo giardino (www) dove, sovente, accenno anche a Lei
Mon petit jardin , où souvent je bavarde de vous

Zucchero ( sucre) a velo
In questo primo file ci sono 3 allegati
con api fatte risalire velocemente sul dorsale dei favi ,grazie a gocce di miele sgocciolate e che le api in cinque minuti “azzerano”
ma il profumo è ancora forte , per cui moltissime sostano sul posto.Tantissime in ..avanscoperta
Possono essere già facilmente "innevate"
--
Zucchero( sucre) a velo
Mon petit jardin , où souvent je bavarde de vous

Avvertenza per gli amici del Forum Angrisani
Nel primo file ci sono 3 allegati con api fatte risalire sul dorsale dei favi grazie a gocce di miele sgocciolate..
antonio1

antonio 2

antonio 3

Grazie infinite.OK Adolfo “oncle”( uno "zio "italiano, apicoltore ..molto conosciuto )
W la Vie!

( a seguire la risposta ricevuta. )
Ultima modifica di adolfopercelsi il 02/11/2011, 9:33, modificato 2 volte in totale.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

da a.p.
a seguire la risposta del prof. apicoltore Randy Oliver, con tantissime api ed in varie zone
--

Ottobre 2.011
Con aggiunta testo e ultime annotazioni di Randy Oliver
Notices about Remembee?
--
Per dovuta conoscenza l
Testo ’ già inviato al benemerito presidente Ing. Pasquale e all’amico Antonio, Moderatore

Da: randysbees@gmail.com [mailto:randysbees@gmail.com]
r
Inviato: venerdì 28 ottobre 2011 16.15

A: Adolfo Percelsi
Oggetto: Re: notices about Remenbee

Thank you Adolfo,

Thank you for your blog—Complimenti per il tuo sito.

Google translate did a fair job of translating.
Google ha fatto un bel lavoro di traduzione

I found your idea of making the bees move by dripping honey to be interesting!
Trovo interessante l’idea di far risalire le api sul dorso favi sgocciolando gocce di miele sul dorso favo

NB: Nel primo file sullo zucchero a velo ci sono circa tre di queste fotografie con api fatte risalire velocemente sul dorsale dei dorsali e che hanno impressionato ..simpaticamente Randy Oliver
Per chi vuole: Inserisca su Google la dicitura
ScientificBeekeeping.com

I just updated my sugar dusting webpage two days ago!
Ho appena aggiornato il mio web “Zucchero a velo; due giorni fa

I added: Ho aggiunto.
Update: Oct 25, 201
1 Fakhimzadeh, Ellis and Hayes (2011) Physical control of varroa mites (Varroa destructor): the effects of various dust materials on varroa mite fall from adult honey bees (Apis mellifera) in vitro. Journal of Apicultural Research 50(3): 203-211.
In vitro, controllo fisico dei vari materiali pulenti con caduta dalle api adulte

The researchers found that the type of dust makes a big difference!
Le ricerche trovano che questa pulitura fa la grande differenza in rapporto a..

Very fine dry sugar dust is the best–you would probably need to make it yourself (they used a coffee grinder macinino da caffè.)

Zucchero veramente fine ed asciutto è il meglio di cui tu possa aver bisogno se lo gestisci personalmente

Si ricorre ad un macinino da caffè n.d.r; a.p.
“Se, però ascoltate me, vi acquistate un potente macinino 700 Watt- Vedi servizio su Voce Tecniche apistiche Sotto titolo
Mini “attrezzature “


- It also needs to be kept very dry– .the humidity again appears to be a limiting factor in sugar dust efficacy.

E’ pure di aiuto tenere lo zucchero bene asciutto .L’umidità è un limite alla sua efficacia

They found that very fine pure sugar dust dropped more mites(70-80% drop over 24 hrs), than confectioner’s powdered sugar containing corn starch as opposed to 50

Il normale fine zucchero fa cadere più acari (70-80% drop over 24 hrs), a differenza dello zucchero farinoso dei pasticceri
( solo 50%)

Note that they also found that Slovenian powdered sugar (which was the most effective at dropping varroa), was unfortunately quite toxic to adult bees!

In Slovenia lo zucchero a velo è risultato interamente tossico per le api adulte ma si presume siano nesponsabili di ciò gli additivi aggiunti..

They presumed that the toxicity was due to the added anticaking agents dicalcium phosphate and silicon dioxide.
This is surprising, since the first is a common animal food additive as a mineral source, and the second is made from finely ground quartz, and normally considered to be inert.

( per motivi di spazio; molti altri caratteri grafici, a seguire l'utima parte)
a.p.

--------------
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

da a.p
ultima parte con dati precisi
sullo sciroppo zuccherino Remembee

Utimo pezzo

Re: Remembee, there is a large-scale test just beginning in the U.S. this month.

--------------------------------
Negli Stati Uniti, in questo mese di ottobre è da poco iniziato per Remebee un test su larga scala.
--
The results should be available likely in March.
---
I risultati dovrebbero essere valevoli/utilizzabili verosimilmente a Marzo
--

At that point we will know whether it is effective under normal field conditions.

A quel punto potremo conoscere se sarà effettivo/efficace in condizioni normali

Nello specifico da Randy
"Puoi forse rispondere a questa mia domanda?"
e mio invito a chi ha notizie al riguardo
Le manderò; al richiedente, Anche se fossero dello 1,( cioè solo io) 000. Grazie .Sto scherzando

Perhaps you could answer a question for me.

What are the main treatments being used against varroa in Italy these days, especially

by beekeepers with many hives?

“ Da parte di chi ha molte arnie Quali sono i principali trattamenti contro la varroa in Italia, in questi mesi *novembre. etc.
Yours,
Randy Oliver "

--
Buona giornata dallo "Zio"

Ultima domanda dolorosa

Una volta brevettato in America,
il prodotto potrà essere utilizzato sul nostro suolo italiano.?
Lo stesso discorso vale per il Formico MAQS di cui il Forum si è interessato,
addirittura riportando i dati positivi delle prove di nostri studiosi italiani-

-Vedere nella Page Home la documentazione..


Povere api.. in lista d'attesa !?=

Un ciao PIENO DI SPERANZA a tutti
(a.p.)
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

da a.p.
Da “confidenze” estorte purtroppo grazie a ripetute insistenze,e-mail

“Ciao Sergio, il sapere che ti sono morte tre famiglie su quattro mi è (solo)
motivo di tristezza.. Mi interesserebbe la loro specifica “scomparsa”
Sul Forum Angrisani, poi, hai ben circa 400 allegati di mie “api ammalate”

Con cui ti puoi fare un’idea esaustiva di quante virosi siano già presenti ed in maniera aggressiva- pesante

Grazie soprattutto per il “ Se ne sono andate “ proprio come alcune mie arnie ,regina compresa, lasciando sul posto covata presente ben chiusa e cadute quotidiane di varroe quasi impercettibili
ma si vede che l’odore della morte presente con varroe non nate, per nulla supportate da emolinfa priva di elementi nutritivi, le ha indotte ad abbandonare " l’ambiente”

Da Sergio..
“Mi sono morte due famiglie(anzi se ne sono andate due famiglie, né api morte né covata, solo api non nate e in una regina, in stadio di pupa bianca con gli occhi colorati ). "

--
Immagine

A presto riprenderò che cosa si può ancora fare-riunire in arnie polistirolo di solo 5/6 favi
e come con lo zucchero a velo
si possano ancora far cadere tantissime varroe senza attendere il dopo Natale .

Questo posticipato intervento rimanda l’ Immagine che rapportata all’apicoltore .. ricorda la madre giovane che decida di “bonificare “il proprio piccolo non ogni mattina ma soltanto a fine settimana

Fare, cioè, il trattamento con caduta di 8.000 varroe dopo Natale
Bla bla bla
(da a.p.)
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da riccardo80 »

Caro Sergio è un brutto momento capisco perfettamente cosa provi.......
abbandonano!
ho assistito personalmente a diversi abbandoni e molti nelle mie zone confessano la stessa cosa regine che solo il pomeriggio prima importavano polline decidono di abbandonare, ho avuto ben due famiglie tra le molte sciamate che avevano appena deposto una rosa di uova e poi via verso l'ultimo volo. è disarmante i favi restano maleodoranti assomiglia a uno strano puzzo di orina di topo.
il disastro viene dopo l'abbandono e bisogna essere svelti in quel caso...... le famiglie ridotte di numero abbandonano senza portarsi via neanche un filo di miele restano alveari senza api ma colmi di scorte sicuramente con una carica virale atroce e in pochi minuti se non si è sul posto pronti a chiudere l'arnia appena uscito lo sciame, incomincia il saccheggio che non trovando nessuno a difendere il miele diventa rapidissimo e violento "ammetto di aver spaventato i vicini" ovviamente ogni ape che entra in quell'arnia e sugge quel miele porta nel proprio alveare la carica virale....il gioco è fatto!

un saluto a Sergio e tieni duro............. Riccardo
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da Marianna »

Un mio amico apicoltore mi ha riferito che le api non abbandonano mai l’alveare quando hanno la covata. Quando lo fanno, è segno che non riescono più a difendersi dalle malattie della covata. Sarà vero tutto questo?
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da riccardo80 »

Ciao Marianna il tuo amico ha ragione, ma ci sono molte cose che non vanno come dovrebbero.
Le regole che in apicoltura fino ad ieri erano ovvie oggi non lo sono più......
in questi giorni ho recuperato uno straccio di dignità persa perchè etichettato da altri apicoltori come pazzo visionario "tu vedi le malattie dove non ci sono" ora le vedono anche loro......
ma sono solo magre consolazioni apistiche......
ciao Riccardo
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da mauroagricolo »

Ma allora non viene il dubbio che per anni gli apicoltori abbiano sbagliato qualcosa ???
la colpa è:
- dei neocotinoidi ? si sicuramente ....
- Dell'inquinamento ? certo !!!!
- Del clima mutato ? certamente

ma una mano sul petto per tutte le pratiche da "santone alchimista" ce la vogliamo mettere ???

Io poi nella mia ignoranza apistica e nella mia scarsa esperienza, che mi permette di ragionare su tante pratiche che mi vengono raccontate..... sena fare "perche lo fanno tutti" o "perchè io ho sempre fatto così" ...torno ad insistere che lo sbaglio principale sta nel selezionare api che non sciamano !!! La natura e l'evoluzione di milioni di anni non può inchinarsi ai nostri desideri "economici" .....
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da fabio »

Io ci metterei anche il blocco di covata che è effettuato tramite le gabbiette Mozzato, Scalvini, cinese ecc.

Perché con questo tipo di gabbiette si ha un blocco totale di covata per circa ventiquattro giorni. Se poi si sommano altri sei o sette giorni, affinché la covata deposta dalla regina dopo averla liberata diventi recettiva alla varroa, si ha circa un mese in cui le api sono continuamente parassitizzate dalla varroa.

In questa situazione i virus che sono associati a un’alta infestazione di varroa prenderanno il sopravvento e ridurranno notevolmente la vita dell’ape.

Ecco perché la maggior parte delle famiglie periscono tra l’inverno e la primavera.

Mentre il blocco di covata che si fa sul favo da nido (che reputo il migliore) o su quello da melario, la regina non blocca la deposizione, ma continua ininterrottamente a deporre e quindi parte delle varroe trovando ospitalità sul favo di covata che poi sarà distrutto dopo che è stata liberata la regina, abbasserà la percentuale d’infestazione di varroa sulle api adulte e di conseguenza anche la carica virale.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da mauroagricolo »

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
Era tanto che non leggevo qualcosa di chiaro e conciso :scrolleye:
Aggiungo che a mio modesto parere io resto dell'idea che la chiave di tutto sta nell'assecondare la natura e non violentarla .... Anche il blocco di covata indotto è innaturale :nonono:
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da MrDish »

Riformulo una domanda che ho fatto ma che non ha avuto risposta (nemmeno dal mitico a.p.).
Siamo sicuri che le "virosi" siano trasmesse alle api solo dalle varroe?

Io mi rifaccio al buon senso, notando che in noi esseri umani, l'aumento delle "virosi" (od infezioni virali di vario genere) aumentano tanto più aumentano i contatti con gli altri, tanto più quando abbiamo poca igiene personale, tanto più quando si hanno comportamenti sessuali promiscui!

Ora, l'ultimo caso riguarda la regina e la sua sfera "sessuale", quindi una cosa coperta dalla privacy, non stiamo a direle che la colpa è sua per il 50% dei casi....

Ma per il restante 50% dei casi, il tutto secondo me si riassume in come si conduce un apiario.

Se esiste lo spazio ape dovrà pur esistere uno spazio "arnia"? (minori contatti e contagi)

Se esiste un tempo per la nascita, un tempo per la pulizia, un tempo per la nutrizione, un tempo per la raccolta, un tempo per la guardiania, vorrà pur dire che lo scandire di questi tempi è essenziale per la serenità e la tranquillità dell' arnia (famiglia) ?

Se la maggior parte delle virosi nell'uomo si presentano quando le difese immunitarie "diminuiscono" e si riesce oggi a sapere che la maggior causa di crollo delle difese immunitarie non è dovuta alla dieta od all'inattività fisica (che magari danno una mano) ma dallo stress, dai troppi impegni, dalla consapevolezza di non riuscire a far bene nessuna delle miriade di cose che ci proponiamo durante la giornata, allora mi chiedo:" le nostre api sono stressate?"....(e quindi immunodepresse?)

Io direi di si, stiamo cercando di rendere le api una nostra "icona", dipendenti dalle medicine e dagli psicofarmaci, facendole fare il triplo, quadruplo del lavoro che "oziosamente" e non "operosamente" vorrebbero fare (metto da parte qualche kilo di miele, così magari ad agosto vado in ferie o mi prendo cura dell'alveare e della mia igene personale)....poi arriva l'apicoltore e si frega tutto il raccolto e giù, atesta bassa a volare come scemi sui fiori secchi e visitati da migliaia di altri insetti con cui rischio sempre di più il contatto ed il contagio....

Insomma, penso proprio che la colpa del collasso delle api che sono state selezionate per la massima produzione, anche se inconsapevolmente (ma di questo non ne sono sicuro) rese "succubi" di medicinali ed aiuti esterni, sia tutta ed indiscutibilmente NOSTRA (inteso come genere umano, io ovviamente faccio quello che posso per ripristinare l'ordine delle cose :-)) ), almeno per quel 50% di responsabilità.

Simone.
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da mauroagricolo »

MrDish ha scritto:Riformulo una domanda che ho fatto ma che non ha avuto risposta (nemmeno dal mitico a.p.).
Siamo sicuri che le "virosi" siano trasmesse alle api solo dalle varroe?
"Ometto per alleggerire il post"
........................................................................................................................................................................................................................................................................
posso per ripristinare l'ordine delle cose :-)) ), almeno per quel 50% di responsabilità.

Simone.
Caro simone hai espresso tutte le mie perplessità ed hai esternato tutti i miei dubbi e le mie supposizioni !!!!
Aggiungo : E chi lo ha detto che le api hanno bisogno di tutti questi trattamenti a mo di "accanimento terapeutico" ????
Dove sta scritto che se viene consigliato un certo numero di trattamenti di "acido ossalico" farne il doppio è meglio ???
Forse sarebbe meglio fare un passo o due indietro e accontentarci di poco ma almeno avere il poco ....
Saluti ....
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da fabio »

MrDish ha scritto: Siamo sicuri che le "virosi" siano trasmesse alle api solo dalle varroe?
Simone.
Simone, dalla mia modesta esperienza credo proprio di no. :nono2:

La varroa gioca sì un ruolo importantissimo nell’entrata dei virus nell’alveare, perché quando le api sono sottoposte a un attacco massiccio, si debilitano, si stressano e non riescono più a difendersi dagli attacchi dei virus e di altre malattie che vanno soggette le api.

La propagazione dei virus, che può avvenire sia in senso verticale che orizzontale, è una conseguenza degli alveari malati di varroa.

La varroa che è un ottimo vettore di distribuzione del virus, trasmette la sua carica virale in maggior misura in primavera ai fuchi che la ritrasmettono durante l’accoppiamento alle regine e alla loro futura progenie.

Un altro fattore, da non trascurare è certamente l’apicoltore, che con la sua incuria favorisce il propagarsi delle malattie e dei virus. :ciau:
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da adolfopercelsi »

MrDish ha scritto:non ho avuto risposta (nemmeno dal mitico a.p.).
le "virosi" sono trasmesse alle api solo dalle varroe?
Io sto gestendo che cosa si può fare per le api nel periodo invernale.. con ben tredici suggerimenti ..
vuoi che mi preoccupi di "teoriche " supposizioni, per dirti che effettivamente

"anche le vespe;i calabroni; una tipica famiglia di formiche, sono ugualmente invirosate!?"

Immagine


In SANITa' delle api, Sottotitolo
LE virosi delle api
vedi di far un po' di fatica, se vuoi.. come abbiamo sperimentato già noi con lo scrivere(tradurre tutto da solo!) ed inserire quel materiale
.
Ci sono ben 2 mila settecento novant'otto visitors (2.798) che si sono sottoposti ,senza reclamare,senza gemere circa temi "teorici" che sembra non lascino dormire il soggetto...

Se poi vuoi essere proprio alla Page
vedi la Home Page del l'ing.Pasquale che ci ha procurato ogni notizia

sui virus, dove sono, come vivono senza o con l'apporto delle varroe;
come si chiamano, visto che ci sono apparecchiature atte a identificarli

e così capirai come in poche proposizioni tu ne abbia sparate veramente di grosse.

Addirittura ti preocupa il venir a sapere tutto della regina

"Un caso riguarda la regina e la sua sfera "sessuale", quindi una cosa coperta dalla privacy, non stiamo a dirle che la colpa è sua per il 50% dei casi..".

ma dimmi tu dove dovremo arrivare per salvare la SUA privacy

Immagine


Povera regina invirosata già dal fuco inseminatore o se allo stato di larva scelto poi per cella reale, resa infetta dall'ape giovane nutrice che a sua volta, eccetera .
--
-Nel 2005 Yue e Genersch hanno dimostrato che la sintomatologia da Delle Ali Sfrangiate si presenta solo se il virus é presente in quantità nella testa
delle api.
Api asintomatiche, cioè con ali non deformate, portano frequentemente i virus
nell’addome e nel torace.

Abbiamo virus: ABPV Virus della paralisi acuta; IAPV virus israeliano della paralisi acuta-KV virus Kashmir S.

Il prof.Gaulthier, a seguito di insistenti segnalazioni da parte degli apicoltori francesi di problematiche consistenti nell’allevamento delle regine,
ha intrapreso insieme ai suoi collaboratori
un colossale studio su centinaia di regine di diversa origine.

La dissezione delle regine ha mostrato
lesioni ai tessuti interni,
particolarmente agli ovari.

Simone, mio disch rochettaro .
Io il compito te l'ho affidato. Adesso ci pensi tu. Ne sono certo
Ti invito a non essere pessimista su tutti questi studi.
E' stato ultimato il genoma umano tramite milioni di computer per le varie sequenze;
quello delle api; sono state registrate perfino le fasi dei virus stessi grazie a due premi Nobel ..
-
Mi sono interessato ultimamente come stiano le cose circa un prodotto specifico Remembee
Io ci spero
nonostante la Confraternità dei Piagnoni savonaroliani imperversi ancora
piangendo ogni giorno sul latte versato
Anche domani sentiremo- sarà obbligatorio piangere sempre sulla stessa bottiglia rotta senza offrire nulla per guardare concretamente avanti.
(Scegliere per esempio le celle reali di una regina che deponga sue uova,
le più compatte possibili ed ultimate in tutte le fasi. Questo costa poco, quasi niente ma almeno ci aiuta a stare alla larga dai Piagnoni.

Ti posso mostrare due miei allegati di un'ora fa con la digitale, ore 21 buio pesto?..
Una famiglia, ad inizio novembre, formata dalle api di due arnie .
Probitivo lasciare ciascuna nell'arnia grande
Un ciao
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da MrDish »

Se non ha tempo da perdere a me non importa molto, il problema è il suo :-), come si dice, "domandare è lecito, rispondere cortesia" (e vedo che la cortesia non è una sua peculiarità).
(tradurre tutto da solo)...
Io sono molto bravo in inglese (ma anche a scrivere in Italiano corretto :eheh: ), non copio ed al contrario di molti non uso google per le traduzioni :na: .

Un consiglio spassionato (visto che ho letto quasi tutto quello che si riesce a recuperare su Internert sul tema);
si è dimostrato che le varroe NON sono l'unico vettore di infezioni virali, ma anzi, lo diventano perchè si infettano a loro volta da un' ape infetta (l'ospite). Io ne deduco che ape infetta->varroa->altra ape(infettata), ma sempre in percentuale minore rispetto ad ape nutrice(infetta)->larva->ape adulta(infetta) che a sua volta diverrà nutrice, ecc, ecc. Sicuro, Lei, che offre sempre "prelibatezze" da mangiare alle sue api, di fare la cosa giusta? Non è che Lei è uno dei vettori per tramite dei suoi preparati o contenitori? I tappi che usa per contenere le sue "prelibatezze" li riusa in tutti gli alveari diventando "vettore" di contagio delle virosi?

L'ultimo consiglio spassionato: se le danno fastidio le mie "teorie", provi ad ignorarle, io non la chiamerò più in causa; cmq grazie per le sue info, foto, articoli, ne approfitterò sempre (facendomi una mia idea e mai prendendoli come dogma) nonostante questa risposta alla mia non proprio felice (magari le sue difficoltà in apiario la rendono suscettibile alle mie teorie, nonostante io le mie le stia provando a mettere in pratica).

Mi scusate x l'o.t., vero?

A me interessa molto cosa ne pensano altri forumisti della "conduzione" (management) dell'alveare (distanze arnie, nutrizione, unioni forzate, sostituzioni regine, spostamenti (vedansi nomadismo), ecc, ecc) ?

Io sono sicuramente contrario a mettere le arnie una a fianco all'altra (forse perchè ho molto spazio nella mia terra), al nomadismo (vera causa di distribuzione oltremisura delle virosi sul territorio), ma soprattuto alla nutrizione, sia stimolante che invernale con prodotti che non hanno nulla a che fare con la natura dell'ape.

Ma soprattuto son ocontrario alla manipolazione genetica, che sembra essere l'ultima spiaggia per gli scienziati, ma che in relatà (imho) porterà alla perdita del valore aggiunto della naturalità, trasformando in pieno stile "americano", il miele in un prodotto "industriale" come tanti.

Simone.
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fabio
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da fabio »

MrDish ha scritto: Io sono sicuramente contrario a mettere le arnie una a fianco all'altra (forse perchè ho molto spazio nella mia terra), al nomadismo (vera causa di distribuzione oltremisura delle virosi sul territorio), ........................
Simone.
Il sistema di distanziare le arnie di un apiario, prima o quando si è accertata la presenza di virosi o di altre malattie delle api, è dannoso. Perché invece di concentrare la malattia in un solo posto, si favorisce la diffusione accentuata durante la bottinatura su un areale più vasto, con grande ripercussione su tutti gli alveari della zona. Anche se le api non vengono a contatto con altre api di un altro areale, con molta probabilità, visiteranno lo stesso fiore e possono contrarre i virus che la bottinatrice inconsapevolmente ha lasciato nel nettario del fiore.
Gli spostamenti delle famiglie sono necessari per aumentare la resa unitaria dell’alveare. Non sono un nomadista ma certamente loro spostano famiglie in ottime condizioni di salute altrimenti quel poco miele che ricavano, non va a coprire i costi del trasporto.
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mauroagricolo
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Re: Le virosi delle api

Messaggio da mauroagricolo »

ragionando in maniera naturale .... Ho notato che gli sciami tendono sempre ad andare vicino o sul solito ramo dove è già stato uno sciame .... pertatno potrei pensare che le "famiglie" non disdegnao la compagnia :eheh: (in natura)
La mia è solo un ipotesi anch eperche oggi trovare famigli "selvagge" penso sia quasi impossibile :blink1:
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