Un paio di curiosità

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Ermanno
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Un paio di curiosità

Messaggio da Ermanno »

Ciao a tutti,
L inverno si sta avvicinando, le mi hanno già smesso di covare da metà ottobre e il primo novembre ho fatto il mio gocciolato di pulizia totale con una caduta di nemmeno 30 varroe ( confronto alle centinaia e centinaia cadute a agosto). Oggi sono andato in apiario per verificare le scorte e mentre lavoravo nelle cassette aperte ho notato delle vespe entrare per rubare il miele non opercolato, quelle che ho visto le ho schiacciate con la leva, nel caso ne avessi mancata qualcuna le api sono in grado di difendersi dalle vespe? Un ultima domanda da neofita, voi quando fate la vostra ultima visita pre invernamento?

Grazie a tutti :ciau: :ciau:
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Gnappo
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Re: Un paio di curiosità

Messaggio da Gnappo »

Ciao Ermanno,
Le famiglie di api se sono abbastanza forti si difendono da sole dalle vespe. Anche io ieri ne ho vista qualcuna che ci provava, le lascio fare in quanto qualche vespa non può creare alcun problema.
Ieri anche io ho tolto qualche telaino non presidiato con del miele, lasciato oggi a qualche decina di metri per essere ripuliti dalle api.
In genere faccio ultima visita a cavallo di novembre, ma dipende molto dal tempo. Tra un 10 giorni farò anche io il trattamento invernale dato che c’è ancora qualche diselli a di covata nei nuclei (famiglie sono in blocco).
Ciao!!!
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Ermanno
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Re: Un paio di curiosità

Messaggio da Ermanno »

Grazie, penso di fare un altra visita magari a metà mese o verso la fine per vedere un po' la situazione definitiva perché ho una cassa con pochissime scorte

Ciao
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Rob
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Re: Un paio di curiosità

Messaggio da Rob »

Ciao Ermanno..

io l ultima visita preinvernamento la effettuo verso i primi d ottobre.. non significa che sia l ultima visita da qui in poi , ma è l ultima utile per stabilire chi va invernato e chi smantellato..

se il clima lo permette e ve ne è reale necessità si posson fare visite anche più in là..

in genere da qui in poi le visite interne vengon effettuate solo a reale necessità , perchè si dovrebbe oramai aver chiara la situazione interna ed aver già provveduto alla sistemazione di eventuali problematiche.. se qualcuna persiste e si protraggon le problematiche anche a novembre, purtroppo ci sarà poco da fare..

per questo sarebbe bene stabilire un ipotetica data (qui al dieci ottobre circa) entro la quale aver già provveduto alla sistemazione dei cambi delle regine, integrazione delle scorte mancanti, ecc.. perchè purtroppo poi "non cè più nulla da fare", è troppo tardi per le tempistiche che necessitano all alveare per rigenerarsi e sistemarsi..

:)
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Ermanno
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Re: Un paio di curiosità

Messaggio da Ermanno »

@Rob Ciao, grazie per la dritta, io sto controllando solo le scorte ogni 2/3 settimane ( devo essere sincero stanno ancora bottinando qui da me fino a settimana scorsa che c' era caldino) le ho già strette e trattate ma ho l ansia del mio primo inverno XD La volta scorsa a malincuore ne ho trovata una che alla visita precedente era più indietro rispetto alle altre ma nulla di preoccupante invece all ultima ne aveva pochissime, le ho dato un panetto di candito e appena fa una bella giornata di sole provo a vedere come è messa.

Un' ultima domanda, l unico modo per valutare se hanno ancora scorte nei mesi dove non si possono fare le visite è "sentire il peso della cassa" o si possono scoperchiare e guardare senza alzare il telai se ce ne sono ancora?

:ciau:
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Rob
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Re: Un paio di curiosità

Messaggio da Rob »

Un' ultima domanda, l unico modo per valutare se hanno ancora scorte nei mesi dove non si possono fare le visite è "sentire il peso della cassa" o si possono scoperchiare e guardare senza alzare il telai se ce ne sono ancora?
si soppesare è uno dei modi per rendersi conto di cosa cè all interno.. però..

a volte non è sufficiente che la famiglia abbia chili e chili stoccati nei favi di scorte, la pappa deve essere adiacente e prossima al glomere e alle covate che verranno..

se per ipotesi vi son dieci chili di miele tutti opercolati e lontani, la famiglia morirà probabilmente di fame..

strano eh? ma funziona così.. nei periodi più freddi e critici le api non hanno la forza e le calorie necessarie per accedervi, non possono allontanarsi dal glomere, dalla regina e dalla covata, pertanto finiranno con il soccombere..

grazie Ermanno che sollevi la questione controversa.. :)

se di notte hai fame/sete non puoi mandare solo la mano o il braccio verso il frigo/cucina, ma dovrai alzarti tutto e lasciare le tue calde coperte.. così non è verosimile che una manciata di api andranno "in spedizione" a caccia di pappatoia lontana, ma potranno accedere solo a quella immediata, disopercolata e scaldata su cui il glomere ha deciso di invernarsi.. si dovrebbe spostare tutto il glomere in direzione delle scorte, ma non funziona così.. quindi è importante capire che le scorte dovrebbero esser vicine e accessibili, altrimenti chili e chili non hanno nessun valore..

questo è davvero uno degli aspetti più sottovalutati.. ;)

personalmente insisto con le nutrizioni preinvernali perchè queste verranno (per forza di cose) stoccate nelle camere di covata che andando riducendosi ne lasceranno lo spazio, così che le api avranno proprio lì il sostentamento necessario.. al giunger del freddo metto sempre candito sul coprifavo, ho candito sempre pronto, quando un arnia lo finisce o lo stà per finire lo rimpiazzo, se la famiglia è zeppa amen, non è pappa superflua perchè l ape "ogni chilo di troppo" ve lo torna in primavera..

non esiste nutrire troppo , l ape farà di ogni risorsa qualcosa di utile (infatti non è raro vedere su alveari forti costruzioni di cera in periodi strani, oppure riprese anomale "fuoriorario") , si tratta solo di saperlo gestire..
non dobbiam prendere tutto come " o zero, o cento" , cè solo da imparare a usare un pò di buonsenso, non ha senso insistere finchè l ape non ha più nemmen una celletta vuota per un signolo uovo.. rarerrimo, ma raggiungibile tramite i primi errori di tempistiche..

se devo sbagliare preferisco dare un chilo in più, piuttosto che uno meno .. tanto l ape ve lo fa capire, non si ha più nemmeno bisogno di insistere con visite interne, perchè se le api son vive e in forze le vedremo abitare e accedere le vaschette/sacchetti di candito, se non si presentano "a tavola" allora significa che non hanno la forza per accedervi, è questa, a mio avviso, la sottile linea che mi indica quale alveare è forte e quale debole..

seppur piccolo, un glomere che mangia è sano e salvo.. il problema (e allora si , si necessità di visita interna) è quando non mangia, quindi non scalda, quindi non cova, quindi non avrà api di ricambio, quindi patisce e collassa..

perlomeno è così che opero io.. :)


---------------------------

attenzione: quando si dice nutrire solo all occorrenza, è vero e sacrosanto, ci son periodi in cui l ape si deve arrangiare , è proprio capire il quando, che mette in crisi la maggior parte degli apicoltori
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Re: Un paio di curiosità

Messaggio da Gnappo »

Sono d’accordo con te Rob, aggiungo che ovviamente è diverso il fatto di lavorare in climi invernali freddi piuttosto che miti. In zone dove per giorni la temperatura non sale mai sopra i 5-6 gradi (le api si muovono molto poco se non per nulla) nutrire in tarda estate / autunno fa la differenza sopratutto in zone dove c’è presenza di mieli che cristallizzano molto facilmente (edera).
Detto ciò è fondamentale valutare i fondi, se si trova della cera da opercolo è quasi sempre un buon segno, le api stanno non solo mangiando ma dimostrano anche una ottima vitalità, che è quanto ci interessa per superare l’inverno.
Ciao!!!
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Re: Un paio di curiosità

Messaggio da Ermanno »

@Rob Io gli ho messo un panetto di candito perché non dormivo la notte quasi :emo_pic_105: le gelate da me sono arrivate a fine della scorsa settimana, non le ho ancora aperte ma credo che già a metà dicembre stessero covando (vedevo api rientrare con le cestelle cariche di polline), @Gnappo ho deciso di non mettere i vassoi per fare girare l aria e per non creare troppa umidità dentro l arnia, come contro c è il fatto che non so cosa stiano facendo compreso il cibarsi con le sponde piene di miele, ma ormai credo che tra 2/ 3 settimane farò una visita per stringere la covata tra due favi di scorte per aiutarle a tenere alto il calore nei favi di covata

Speriamo di svernarle tutte :S
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Re: Un paio di curiosità

Messaggio da Gnappo »

Ciao Ermanno,
più che altro per star tranquillo le guardò da sotto con la torcia del cellulare; se son vive allora va tutto bene per una altra settimana :roftl:
Ho solo una arnia senza fondo, ma è ultra forte su 7-8 telaini, la altre sono più deboli e non me la sono sentita.
Poi la più debole (ma stabile da settimane) ha un glomere su 3 mezzi telaini e adesso si trova nel locale caldaia ad una temperatura che varia tra 8 e 10 gradi. La terrò li in totale per 3 settimane, a fine gennaio quando finiscono le gelate la libero, anche se sospetto che sia orfana (spero di no).
Per adesso stanno mangiando di brutto il loro miele, ma non vedo nel fondo cellette opercolate anche se ho trovato un paio si uova, ma ciò non toglie che sia un alveare orfano.
So che è meglio non accanirsi per tenere in vita delle famiglie che sono malmesse, ma ad esempio quella che adesso è su otto telai è rimasta orfana per 3-4 mesi su un telaino (ed un mesetto nel locale caldaia), quindi se posso salvarla lo faccio senza alcun dubbio.
Ciao!!!
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